



Mentre a Ferrara Hera, Tagliani ed il Pd vogliono incatenare per trent’anni la città all’inceneritore di Cassana, raddoppiando il teleriscaldamento, il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio dà l’addio definitivo all’inceneritore dei rifiuti. Il nuovo piano, deliberato dalla Provincia nei giorni scorsi, esclude l’inceneritore sostituendolo con un impianto di trattamento meccanico biologico (TMB), che inquina poco e costa un quarto del forno. La nuova centrale Hera appena spostata in via Conchetta, potendo contare solo su acqua geotermica “tiepida”, necessita del cancrovalorizzatore di Cassana e di mega caldaie a gas per scaldare l’acqua.
L’intento palese dell’azienda, di proprietà pubblica con dividendi ai privati, è di garantirsi il monopolio del teleriscaldamento, tuttora privo di controllo e di garanzie per gli utenti, in merito a tariffe, temperatura dell’acqua in ingresso nelle abitazioni, possibilità di distacco dalla rete. La risoluzione Ppf, votata all’unanimità in consiglio comunale, chiede un cambiamento radicale del sistema TLR, ma il Pd l’ha messa in un cassetto, incassando i ringraziamenti di Hera.
Reggio Emilia, città pure dotata di rete TLR, dopo aver sperimentato per anni la raccolta differenziata porta a porta, ha scelto di trattare 113 mila tonnellate di rifiuti urbani nella “fabbrica dei materiali”,escludendone l’incenerimento, anche in cementifici. Inoltre l’apporto della Scuola Agraria di Monza, coinvolta dalla Provincia, consente di massimizzare il recupero dei materiali, impiegando in agricoltura il biostabilizzato prodotto. Il materiale residuo in uscita dal TMB (pari al 12% del totale trattato) è inerte, verrà estruso e riutilizzato, superando anche l’uso delle discariche. Iren, la cugina di Hera, ha quantificato in 56 milioni di euro il costo dell’impianto (un inceneritore di analoga potenzialità costa 190 milioni ed ha un impatto in tariffa del 20% superiore). L’Agenzia territoriale per il Servizio Idrico e per i Rifiuti esaminerà il quadro economico, mentre l’assemblea dei sindaci darà il via libera definitivo.
La decisione di ampliare il TLR a Ferrara riguarda tutti i cittadini, non solo gli abitanti di Pontegradella o di Malborghetto. L’investimento speculativo di Hera si basa sull’apporto di calore dei forni di Cassana. L’energia impiegata dal nuovo TLR sarà infatti di 289 GWht, di cui 163 da geotermia, 99 da inceneritore (oggi ne produce meno di 80), 1 da solare termico, 26 da caldaie a metano. La chiusura dell’inceneritore non è dunque compatibile con il progetto di Hera (lo ha dichiarato l’ing. Ferraresi in commissione consigliare). Perciò l’operazione non è di interesse pubblico, al contrario è dannosa per la città.
Dal punto di vista ambientale il contributo dato dal riscaldamento domestico all’inquinamento complessivo dell’aria di Ferrara, con riferimento a ossidi di azoto e a polveri, è di gran lunga marginale (rispettivamente 5,6%, pari a 269 ton/anno, e 3,9%, pari a 13 ton/anno) se comparato al contributo dell’industria (petrolchimico, PMI, inceneritore, turbogas) e del traffico veicolare. Dunque sostituire una parte delle caldaie domestiche con il TLR non produce grandi benefici all’ambiente, senza tener conto delle emissioni aggiuntive delle maxi caldaie a metano e dalla mancata riduzione di quelle dell’inceneritore, pari a 35 ton/anno di NOx (autorizzato per 70, un quarto di tutto il riscaldamento domestico). Dal punto di vista sanitario, infine, il territorio ferrarese registra il maggior numero di decessi per tumore. Tra i tumori maligni spicca quello a trachea, bronchi e polmoni. Ferrara segna il record con 73 decessi per 100 mila abitanti, seguita da Cesena (70), Modena (69), Piacenza e Forlì (68). In Emilia questo tumore uccide più che in Italia, a Ferrara più che in Emilia.
Tagliani e Chiarini se ne facciano una ragione: i ferraresi non vogliono altri impianti devastanti in città, nel parco urbano, vicino a scuole, centri sportivi, abitazioni. A meno che il Pd non intenda rinunciare volontariamente al governo della città nel 2014.
Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale Ppf
Cambia la Prospettiva