



di Valentino Tavolazzi *
A seguito della manovra Monti, gli enti locali che avevano avviato l’iter di bilancio, sono stati costretti a modifiche importanti del preventivo 2012. L’introduzione dell’Imu, infatti, concede loro nuove possibilità di finanziamento di attività prima tagliate e di sostituzione di nuove tasse imposte (es. tassa di soggiorno) o di altre inasprite (es. addizionale Irpef). La Provincia di Ferrara ha correttamente deciso di ritirare la proposta di bilancio 2012 per riformularla. «Non porteremo in Consiglio un preventivo che a questo punto sarebbe falso», ha dichiarato alla stampa la presidente Zappaterra. Tagliani invece ha scelto un percorso meno trasparente e non rispettoso del confronto democratico.
La furbata consiste nell’infilare nel procedimento di bilancio già avviato un maxi emendamento di giunta, che di fatto stravolge la proposta originaria, almeno sul versante delle entrate, senza modificare il calendario prefissato per la discussione e sottraendo ai consiglieri la possibilità di intervenire con emendamenti, entro il termine prefissato dal regolamento di contabilità. Essi, come è noto, hanno facoltà di presentare emendamenti agli schemi di bilancio predisposti dalla Giunta comunale, entro il termine tassativo di 10 giorni dal deposito del bilancio, avvenuto il 2.12 12. Tale termine è scaduto il 12.12.11.
Ciò che non funziona, tuttavia, é che il bilancio depositato è quello precedente le modifiche di giunta. Di fatto i consiglieri sono stati dirottati su un bilancio “falso” per i loro emendamenti. Poi, il giorno stesso in cui scadeva il termine, la giunta ha stravolto la proposta depositata, con un emendamento strutturale. I gruppi sono dunque impossibilitati a presentare emendamenti sui contenuti aggiunti all’ultimo minuto dalla giunta. Il Consiglio è stato svuotato delle proprie funzioni di emendare il bilancio “vero”, potendo contare solo su risoluzioni, che non possono modificare la delibera, bensì costituire eventuali impegni per il futuro. Tagliani e Pd hanno così sottratto al confronto istituzionale il bilancio vero, non modificando calendario di discussione e termini per gli emendamenti, che si riferiscono a quello “falso”.
Tutto è avvenuto con la benedizione del presidente del consiglio Colaiacovo, che nella conferenza dei capigruppo del 7.12.12, assenti Ppf, Iaf, Lega, Prc/Pdci (per quanto ci riguarda a causa dei problemi di orario), ha assecondato la giunta ed il Pd, nonostante le obiezioni del consigliere Levato del Pdl, non modificando il calendario per la discussione, né i termini per la presentazione degli emendamenti. Ancora una volta non ha garantito le prerogative di iniziativa dei consiglieri comunali, di maggioranza ed opposizione, in una materia tanto importante come il bilancio preventivo. Un esempio di democrazia e trasparenza in salsa Pd ferrarese, con un Palazzo ed una Casta che non hanno perso occasione per dimostrare arroganza e scarso rispetto per le istituzioni.
* Consigliere comunale Ppf
Movimento 5 Stelle