16 Gen, 2015
Tagliani e il fotovoltaico finito sotto processo
Inserito da: PpF In: Politica|Servizi pubblici




di Valentino Tavolazzi
Lo avevamo denunciato alla città, in Consiglio comunale e con un esposto alla Corte dei Conti. Due video diffusi da Progetto per Ferrara tra il 2011 e il 2012 (https://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=mj8xaoh2KDE) (https://www.youtube.com/watch?v=10MYnoUrgO8) e numerosi interventi sulla stampa locale, avevano raccontato la storia del fotovoltaico con fatti, nomi, cognomi, importi e intrecci.
Oggi apprendiamo, senza alcun stupore, che i vertici di Spal 1907 (Butelli), dell’impresa privata coinvolta nell’operazione (Turra) e di Hera (Brandolini e Galli) verranno sottoposti a processo ( leggi ) per reati diversi. Sono passati tre anni. Che sopra una discarica di Hera, mai bonificata, venisse costruito un impianto fotovoltaico con il pretesto di salvare la Spal, non aveva minimamente allarmato l’allora sindaco avvocato Tiziano Tagliani, che al contrario, come dimostra un video, aveva cavalcato politicamente l’operazione partecipando all’inaugurazione dell’impianto e osannando il carattere pubblico-privato dell’iniziativa. Forse in questi giorni il sindaco, che anche in quell’occasione dava prova del suo sottodimensionamento politico per i bisogni della città, si sta mordendo la lingua!
Ma c’è di più. Nello stesso periodo il Comune di Ferrara, con l’avvallo del Partito Democratico locale, pagava ad Hera l’ultima tranche di un milione e mezzo circa di euro, mai iscritti prima a bilancio, per presunti lavori eseguiti dalla multiutility molti anni prima presso la discarica Ca’ Leona, la medesima sulla quale sorgeva il campo fotovoltaico. Le mie proteste in consiglio comunale (http://www.estense.com/?p=184085) e l’esposto Ppf alla Corte dei Conti (http://www.progettoperferrara.org/partito-lesposto-alla-corte-dei-conti-sul-debito-hera-del-2000-1227.html) non fecero cambiare idea a Tagliani e al Pd, che al contrario, senza batter ciglio, pagarono quanto richiesto da Hera, prelevando i quattrini dalle tasche dei cittadini. L’unica replica alle critiche politiche fu il ben noto pedinamento Merli/Portaluppi del Pd, teso a placcare l’unica forza politica di opposizione in città.
Comportamenti, quelli sul fotovoltaico, quanto meno in contrasto con l’interesse dei cittadini, mentre Hera, dall’operazione sponsorizzata politicamente da Tagliani, lucrava milioni di euro per canoni di locazione della discarica non bonificata. Quando noi di Ppf, unici a farlo allora, studiammo la documentazione, rimanemmo esterrefatti nel constatare gli intrecci societari, le scatole vuote create ad hoc per l’intervento, i passaggi della concessione per lo sfruttamento del parco fotovoltaico e la cessione del diritto di superficie da parte di Hera al consorzio privato, avvenuta, udite udite, presso un notaio di Comacchio! Oggi sappiamo che in quella vicenda potrebbero essere stati commessi reati quali truffa aggravata, falso, bancarotta per distrazione, evasione fiscale. Il minimo che può chiedersi un osservatore esterno è: chi amministrava la città all’epoca e chi diede il semaforo verde all’operazione?
Nei mesi successivi alla denuncia di Ppf (dalla fine del 2011) chiedemmo ripetutamente in consiglio comunale al sindaco Tagliani e al Pd (http://www.estense.com/?p=184108) se fossero al corrente di quei fatti; perché avessero pagato a Hera quel presunto debito non iscritto a bilancio; che ruolo avesse avuto il Comune nell’operazione fotovoltaico. L’unica risposta data alla città fu la macchina del fango ideata per mettere a tacere Ppf, cui seguì l’esposto di Tagliani alla Procura della Repubblica contro il sottoscritto, atto che solo pochi mesi dopo (agosto 2012), in forza della sentenza del giudice che archiviò l’esposto (http://www.estense.com/?p=238421), divenne simbolo del nanismo politico e della pochezza umana di chi ci amministra (http://www.estense.com/?p=238625).