



Il sondaggio telefonico commissionato da Tagliani per accertare l’opinione della popolazione in merito al progetto della centrale finto-geotermica di via Conchetta e di raddoppio del teleriscaldamento, è la classica goccia che fa traboccare il vaso. La misura è colma. Tagliani con questa operazione ha perso ogni credibilità residua. Su mia diretta sollecitazione egli aveva promesso, in chiesa a Malborghetto alla presenza di 500 cittadini, una vera consultazione popolare. Ora esce con la furbata del sondaggio telefonico, commissionato senza concordare, con i cittadini interessati, tipo e dimensione del campione, domande, premesse alle domande, modalità di controllo della conduzione del sondaggio e delle risposte ricevute. Nessuno crede al risultato di quel sondaggio e ci piacerebbe sapere se lo abbiamo pagato noi (Comune) o Hera, che alla fine sarebbe la stessa cosa.
Lo scopo del voltafaccia è fin troppo evidente. Con questa mossa Tagliani e il PD pensano di aver finito il lavoro, svendendo definitivamente la città a Hera. Non si sa mai che Ferrara cambi sindaco fra tre mesi. Vogliono incatenare per altri 30 anni la città all’inceneritore di Cassana, che brucerà 130 mila tonnellate di rifiuti urbani e speciali, provenienti da mezza Italia, inquinando l’ambiente e minacciando la nostra salute. Prima hanno aperto le porte ai rifiuti nazionali con una legge voluta dal Pd (e Hera/Iren), poi a centrale finto-geotermica costruita, motiveranno il mantenimento in attività del cancrovalorizzatore, con la necessità di fornire calore alle case allacciate al nuovo TLR e di non lasciare al freddo anziani e bambini. Insomma, dopo aver chiuso l’ospedale Sant’Anna, scippando alla città il pronto soccorso e regalando grandi sofferenze ai ferraresi, e dopo aver svenduto il patrimonio cittadino a Hera, ora Tagliani ci condanna a respirare per 30 anni le emissioni prodotte dalla macchina da soldi di Hera.
L’uso della menzogna in politica è ancora ammissibile (se lo è mai stato) o tollerabile, in una fase in cui la fiducia dei cittadini nei partiti e nei politici è finita sotto ai tacchi? E’ etico per un sindaco mentire ai cittadini per fare gli interessi di una azienda privata in danno alla collettività? Tagliani non sarà mai più credibile come sindaco. Farebbe bene a chiedere scusa ai ferraresi, a dimettersi immediatamente e a ritirarsi dalla competizione elettorale, consentendo al suo partito di candidare qualcuno più degno della fiducia dei cittadini.
E’ fin troppo evidente che liberare la città dal soffocante dominio Pd-Hera, sia una priorità assoluta. La rielezione del sindaco Tagliani o di un altro candidato di Hera, da questo punto di vista, sarebbe per Ferrara una condanna a morte. L’unità delle forze che si battono per il cambiamento è il solo antidoto all’avvelenamento progressivo di economia, ambiente, salute, democrazia, da parte di una amministrazione inadeguata e subalterna.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale
Progetto per Ferrara
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