



Stasera incontro per un eventuale appoggio esterno al secondo turno
Zappaterra sì Tagliani no. È questa per ora la linea seguita dalla lista Prc-Pdci per il ballottaggio. Intanto tra il candidato del Pd e gli esponenti di sinistra è previsto per questa sera alle 21 un incontro che potrebbe essere l’ultima spiaggia per la possibilità di un appoggio esterno al secondo turno (la prospettiva dell’apparentamento è sfumata domenica con la decadenza dei termini di legge).
Ieri Tagliani ha fatto delle aperture programmatiche agli (ex?) alleati, con riguardo alle rette delle case di riposo: “se la Regione – ribadisce oggi – ci viene incontro per evitare buchi di bilancio, siamo disponibili sul punto”.
La linea viene confermata ufficialmente in una nota a firma Kiwan Kiwan, segretario del circolo Rosa Luxemburg di Ferrara, e Paolo Roversi, presidente del Collegio Garanti del circolo comunale di Rifondazione Comunista.
“La lista unitaria di Rifondazione Comunista e dei Comunisti italiani – spiegano – si è presentata sia in Comune a Ferrara sia in Provincia con due modalità diverse tra loro. In Comune a Ferrara, la lista candidavano Irene Bregola che con il suo 4,03 % ne ha garantito la presenza in consiglio comunale per i prossimi cinque anni. In Provincia invece, si era alleava con Marcella Zappaterra, alla quale abbiamo espresso il nostro sostegno e voto convinto nella scelta fin qui compiuta, che ha contribuito ad eleggere Filippo Farinelli nel collegio di Comacchio Centro. Per questo motivo invitiamo tutti i nostri iscritti, iscritte e simpatizzanti a sostenere Marcella Zappaterra il 21 e 22 giugno in segno di lealtà, coerenza e responsabilità politica in linea con le decisioni del partito”.
Per quanto riguarda invece i rapporti con Tagliani gli organismi dirigenti del Prc (il direttivo comunale, il comitato politico federale e l’assemblea degli iscritti del Circolo Rosa Luxemburg) “avevano deliberato – continuano Kiwan e Roversi – la disponibilità del circolo nel sostenere il candidato del Pd con lo strumento dell’apparentamento previsto dalla legge, attraverso la condivisione di alcuni punti programmatici qualificati”.
“Come segretario del circolo – aggiunge Kiwan – ho rappresentato queste istanze nell’incontro con Tagliani, in presenza di altri esponenti della lista comunista e del Pd lo scorso 13 giugno, dove ci è stata comunicata l’indisponibilità all’apparentamento. Per coerenza e trasparenza nei confronti dei nostri elettori ribadiamo che, ad oggi, la posizione del Prc di Ferrara resta quella stabilita e assunta democraticamente dagli organi di Partito, qualsiasi modifica o cambiamento non può che passare per tali organismi”. Ossia non ritirare la scheda per la elezioni comunali.
Nemmeno l’incontro di stasera sarà decisivo. Lo conferma lo stesso Kiwan, che aspetta prima di dare una qualsiasi risposta il passaggio istituzionale interno al partito: “domani sera il direttivo della città deciderà nel merito di quello che proporrà Tagliani; poi giovedì mattina sapremo quanto hanno deciso i nostri organi competenti. Se sono rose fioriranno…”.