12 Gen, 2012
Tagliani vieti la combustione dei rifiuti Orbit nell’inceneritore di Hera
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute




di Valentino Tavolazzi *
L’annosa vicenda dei rifiuti Orbit prodotti da ben due incendi, si sta concludendo in assenza di confronto con i cittadini ed in netto contrasto con il principio di precauzione, che in materia ambientale e sanitaria dovrebbe orientare le scelte dei Comuni. Sorvolando sulle responsabilità politiche e sulla scarsa iniziativa nella gestione del problema ambientale dei rifiuti pericolosi rimasti per anni nel sito e non adeguatamente isolati da aria, suolo e falda, ciò che ci preoccupa oggi è la decisione di smaltirli nell’inceneritore Hera di Cassana.
L’indagine sui rifiuti della ditta SGM nell’agosto 2011, harilevato “la presenza di frammenti di lastre contenenti amianto (ndr. notoriamente cancerogeno), non escludendo la presenza di lastre di copertura all’interno dei cumuli”, dunque quantità massicce dell’inquinante.
Come è noto, data l’alta nocività dell’amianto, lo smaltimento delle lastre va eseguito in apposite discariche autorizzate. Non sono ammessi smaltimenti quali incenerimento, frantumazione, interramento, ed il trasferimento del materiale all’impianto idoneo, deve avvenire in ottemperanza alle di sicurezza negli ambienti di lavoro e per lo smaltimento dei rifiuti. D’altra parte l’eventuale combustione nell’inceneritore Hera di fibrocemento (di cui è sconosciuta l’effettiva quantità nei rifiuti Orbit), libererebbe in atmosfera fibre di amianto estremamente pericolose per la salute.
Non vi è inoltre certezza sull’assenza di altri inquinanti pericolosi nei rifiuti. Le modalità di campionamento effettuato per le analisi, non consentono infatti l’estensione all’intera massa di rifiuti dei risultati ottenuti. Né risulta sia stata effettuata la ricerca di tutti i contaminanti potenzialmente presenti, in base alla ricostruzione storica del rifiuto originale oggetto di un lungo incendio durato 14 giorni, come IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici), diossine e furani, oltre a sostanze chimiche presenti negli schiumogeni utilizzati per lo spegnimento. E’ poi tecnicamente impossibile demiscelare tali inquinanti da pulper (sottoprodotto di cartiera) e plastica, classificati rifiuti non pericolosi, prima di avviarli alla combustione nell’inceneritore, che, in quanto non progettato per rifiuti pericolosi, non può dare garanzie di tutela dell’ambiente e della salute.
Infine una notazione economica. Il prezzo riconosciuto ad Hera per la combustione dei rifiuti Orbit pare essere di 70 euro a tonnellata. Ci domandiamo come sia possibile che per l’incenerimento dei rifiuti urbani, raccolti e selezionati da Hera in città, venga richiesto ai cittadini un costo di 100 e più euro. Le famiglie dunque pagherebbero all’azienda, per l’operazione di smaltimento del rifiuto domestico, il 50% in più rispetto al prezzo richiesto a Cmv per i rifiuti potenzialmente pericolosi.
Il sindaco Tagliani vieti dunque l’incenerimento dei rifiuti Orbit a Cassana, fino a completa rimozione di tutti i rischi per la sicurezza ambientale e sanitaria, connessi alla loro combustione. Inoltre chiarisca l’aspetto economico della vicenda, che solleva pesanti interrogativi circa l’equità della tariffa applicata ai suoi concittadini da Hera per lo smaltimento dei rifiuti urbani.
* Consigliere comunale Ppf
Movimento 5 Stelle