



di Angelo Storari
Chi siete? Quanti siete? Dove andate? Un fiorino! Benigni e Troisi sintetizzano in un memorabile passaggio la mirabile politica del Pd a Ferrara e del Pdl a Comacchio, per uccidere il turismo e vivere sempre più in una società ed in un’ economia chiusa di tipo feudale o post feudale, con la perpetuazione di caste in cui manca la mobilità sociale, il lavoro per i giovani, in cui aumenta la disuguaglianza e la forbice tra chi ha e chi ha poco. Il Pd in particolare che sulla carta dovrebbe perseguire politiche diverse, quali una forza progressista degna di tale nome si dovrebbe attenere, pensa d’introdurre la tassa di soggiorno. A Comacchio stessa musica nonostante gli orchestrali siano apparentemente differenti.
Viviamo in una provincia che ha speso 300.000 euro per i sacchettini vuoti dell’ETG!
Regalando 50 euro ad ogni turista (quasi un pernottamento standard) sarebbero arrivati forse nella nostra provincia (a condizione che facessero almeno 3 pernottamenti ad esempio) 6000 turisti in più. Riteniamo che sarebbero stati risultati ben più congrui alla spesa di quelli prodotti dalla campagna ETG.
Nessuno ha capito o fa finta di non aver compreso che il turismo oggi si muove con internet. Che un sito va ben fatto ma sopra ogni cosa, indicizzato, con qualche migliaia di euro, da una delle aziende sul mercato specializzate in questo lavoro.
Tornando alle mostre, con i tagli alle prebende elargite agli amici degli amici, appartenenti o attigui alla casta, risparmiando i denari dell’Etg, chiudendo il derivato o abbassando i debiti con la vendita di azioni Hera, tagliando qualche dirigente negli enti pubblici (a cui vanno aggiunte le prebende ad personam, gli incarichi, le posizioni organizzative e le alte specializzazioni) crediamo che si potrebbe trovare i denari, in questi momenti difficili in cui si chiedono sacrifici ai soliti, per fare mostre ed incrementare il turismo, senza tassa di soggiorno. Una tassa, semmai fosse utile, pensata per compensare “l’usura” delle grandi città di turismo a favore di chi vi abita, ma comunque assai discutibile.
Nella nostra provincia e città in cui il turismo langue, questo provvedimento sarebbe alla fine in larga parte, ne siamo convinti, una tassa per gli albergatori, che pur di non perdere i clienti, cercherebbero di rimodulare le tariffe per non gravare sul turista. Rosicando ulteriormente i margini già scarsi di profitto. Non dimentichiamo poi che spesso chi viene a Ferrara non è un turista, bensì si reca qui per motivi di lavoro.
Ma anche nelle ristrettezze, la casta innanzi tutto pensa a perpetuare se stessa, come qualsiasi organismo od organizzazione sociale, poi pensa alla popolazione restante, con ciò che resta.
Angelo Storari, portavoce Progetto per Ferrara Movimento 5 Stelle