



Nelle buchette di 60mila famiglie il programma di ‘Progetto per Ferrara’
di Marco Zavagli
|
|
Se Giulio Barbieri si sente su un autobus, Valentino Tavolazzi sceglie invece il camper. E non come metafora, ma come uno degli strumenti di diffusione del programma di “Progetto per Ferarra”. Oltre a viaggiare per la città in camper, Ppf affiggerà una serie di manifesti dal titolo “Cambia la prospettiva” (con il monumento simbolo di corso Giovecca – la Prospettiva appunto – sullo sfondo) e inviando nelle buchette postali dei ferraresi 60mila pieghevoli informativi, “tutto a nostro spese – precisa il portavoce Angelo Storari – attraverso autofinanziamenti il cui importo è pubblicato per chiarezza e trasparenza sul nostro sito”.
Presto, a dar man forte alla civica, potrebbe arrivare anche l’imprimatur di Beppe Grillo. “Decideremo presto se chiedere il “bollino di qualità per la nostra lista” conferma Tavolazzi, rimarcando però che “oltre alla forza di denuncia del comico genovese, noi aggiungiamo anche una serie di proposte per il governo della città”
Intanto, proprio in occasione dello spettacolo che Grillo terrà a Ferrara mercoledì 28 gennaio, alle 21, Progetto per Ferrara sarà presente per distribuire i volantini del proprio programma all’ingresso del Palasport.
Quanto invece alle proposte, si parte con la volontà di vendere le azioni detenute in Hera per arrivare alla chiusura di turbogas e inceneritore e alla richiesta di semplificare l’accesso allo strumento referendario, “unica vera possibilità – secondo Storari – di consultazione dal basso contro le decisioni della casta”.
L’obiettivo di Ppf è conquistare quella fetta di elettorato (almeno il 9% secondo i pronostici interni) che “ci consenta – afferma il candidato sindaco Tavolazzi – al ballottaggio di condizionare le scelte dello schieramento che vincerà le elezioni”. Per riuscirci il leader di Ppf rinnova l’appello a un’unione dei soggetti civici “per contare il più possibile”.
Infine non manca l’affondo contro gli “spot” di Comune e Sef: “la riduzione delle emissioni operata nei gironi scorsi – accusa Tavolazzi – non ha nulla di volontario, tutto era già previsto secondo il parere della commissione Via dell’ottobre 2008. Tenendo conto dei gas di scarico emessi dalle due ‘caldaiette’ di LyondellBasell e Polimeri Europa (42 tonnellate annue ciascuna), il limite di 1.085 tonnellate non era rispettabile. All’investimento di 5 milioni di euro per modificare le turbine Ansaldo del 2002 si era costretti per cambiare il sistema di combustione e adeguarsi alla nuova Via ministeriale, che non a caso cita i pareri scientifici dei comitati nel suo testo”.
24 gennaio
Copyright estense.com
Link:
http://www.estense.com/?module=displaystory&story_id=47029&format=html