



L’assessore verde Sergio Golinelli continua a lanciare fumogeni sui dati dell’inceneritore, sostenendo che, nel confronto tra prima e dopo, non si devono considerare i “limiti autorizzati” della seconda AIA del 2008 per le linee 2 e 3, poiché le emissioni effettive dell’inceneritore triplicato sarebbero inferiori a quelle autorizzate, a loro volta, bontà sua, inferiori ai limiti di legge!
1. Se le emissioni effettive sono così basse, ci spieghi assessore perché ha sentito il bisogno di aumentare i limiti precedentemente autorizzati dalla prima AIA del 2007! Alla luce delle sue informazioni, appare evidente che quei limiti, più cautelativi per i cittadini, sarebbero stati più che capienti! E’ forse stato il ricorso di Hera a convincerla?
2. Come può sostenere che le emissioni effettive sono basse, se nel sito web di Hera sono disponibili solo alcuni inquinanti e nemmeno i più nocivi per la salute (nessun dato su diossine, IPA, PCB, polveri fini e metalli pesanti)? Perché non pretende da Hera l’informazione quotidiana online su tutti gli inquinanti?
3. Se non si debbono considerare le emissioni autorizzate nei confronti prima e dopo, perché assessore nella VIA dell’inceneritore si confrontano emissioni attese dal maxi impianto con quelle autorizzate della linea 1 preesistente, sommate a quelle autorizzate di Conchetta? Non sarebbe stato più corretto, verso i cittadini, confrontare le attese con le effettive della linea 1, senza Conchetta? A quell’epoca non ci siamo accorti di un suo intervento al riguardo.
4. Perché nella VIA della Turbogas si utilizzano emissioni autorizzate (non effettive) di CTE2 e CTE1 per dimostrare che la maxi centrale inquinerà meno, e lei assessore Golinelli, non ha preteso il contrario, ovvero il confronto con le emissioni effettive, scelta che avrebbe ridotto i limiti autorizzati (esempio gli NOx)?
Suvvia, assessore, lei pretende di fare uso dei valori autorizzati ed effettivi, in funzione della convenienza dei proponenti e non dei cittadini. Ma la politica ambientale è altra cosa dal gioco delle tre carte. E i ferraresi lo hanno capito.
Valentino Tavolazzi, Progetto per Ferrara