03 Nov, 2013
Tifosi della Spal e città presi per i fondelli
Inserito da: PpF In: Bilancio comunale|Politica




Lo avevamo denunciato all’inizio del 2012. Ora è il commissario giudiziale Paolo Montanari, nell’ambito della procedura di concordato per la società Spal 1907, a confermare che l’affaire “campo fotovoltaico”, apparentemente allestito per aiutare la squadra del cuore di tanti ferraresi, è invece la gallina d’oro da decine di milioni di euro di profitti al gruppo bresciano Turra e milioni di euro a Hera,sotto forma di canone per la ex discarica Ca’ Leona (150.000 euro all’anno per 20 anni). Una parte di uova è finita pure sui fornelli dell’ex presidente Butelli.
Come è noto, Tagliani e Zappaterra si erano spesi personalmente per concedere al progetto autorizzazioni e permessi in pochi mesi. Peccato sapessero delle successive volture da Spal a Turra, dei diritti di sfruttamento dell’impianto, che avrebbero lasciato a secco la società calcistica. Peccato fossero informati, per ruolo istituzionale, dei vantaggi che Hera avrebbe tratto dall’operazione. Peccato sapessero che alla Spal sarebbero arrivate le briciole, mentre il grosso degli incentivi incamerati dal fotovoltaico (che tutti noi paghiamo con le bollette dell’energia elettrica), sarebbe finito nelle tasche di privati e della multiutility che “governa” la città.
Tagliani non ha mai risposto alle domande di Ppf ripetutamente avanzate dal 2011. Per otto volte abbiamo chiesto chiarimenti al sindaco (Cronaca Comune 21.11.11, 5.12.11, 6.12.11, 7.12.11, 16.12.11, 28.12.11, 1.2.12, 6.2.12). Sulla vicenda abbiamo diffuso in rete due video; Spal, Hera e fotovoltaico: chiediamo trasparenza e Spal, Hera e fotovoltaico: quando la trasparenza? e presentato un esposto alla Corte dei Conti . Ma l’avvocato Tagliani ha mantenuto un imbarazzato ed imbarazzante silenzio.
Oggi sappiamo dai documenti del commissario giudiziale che le nostre preoccupazioni erano fondate. Tagliani spieghi ai ferraresi perchè alla fine del 2011 ha pagato a Hera 755 mila euro per la ex discarica Ca’ Leona (sapendo che l’azienda avrebbe incassato anche l’affitto dal fotovoltaico), utilizzando l’avanzo 2010 a fronte di un presunto vecchio debito, fuori bilancio da oltre dieci anni. E perché lo abbia fatto dopo che a Hera erano stati pagati 726 mila tra il 2004 e il 2010, arrivando così ad un totale di quasi 1,5 milioni. Il lato più sgradevole della vicenda è che il sindaco ha dato i soldi a Hera mentre varava la massiccia manovra 2011 di sacrifici imposti ai cittadini con l’aumento di tasse pari a circa 30 milioni di euro (manovra Monti) e un rincaro dell’addizionale Irpef per altri 3,9 milioni di euro.
Egli inoltre ha il dovere morale di spiegare ai ferraresi perché milioni di euro siano stati bruciati con il derivato Dexia, altri milioni siano stati sperperati con la svendita tardiva delle azioni Hera, altri ancora buttati nella causa persa Lageder, ulteriori milioni siano stati regalati con la svendita delle reti gas ed altri ancora siano stati prelevati ai ferraresi con contratti di servizio capestro, come la pubblica illuminazione. Per queste opacità e per gli assordanti silenzi, faremo in modo, come Ppf, che la prossima campagna elettorale, per il Pd, non sia una passeggiata. E se altre civiche la penseranno allo stesso modo, le amministrative 2014 potrebbero trasformarsi in una storica occasione di cambiamento per la città.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale
Progetto per Ferrara
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