07 Ago, 2009
Torna la preoccupazione per Nylco e P-Group
Inserito da: PpF In: Economia, sviluppo, lavoro




Articolo pubblicato da Estense.com
Dopo la riuscita dello sciopero di lunedì scorso presso la Nylco e la P-Group, i sindacati dei chimici speravano in qualche barlume di luce all’orizzonte che rischiarasse il futuro nebuloso delle due aziende. E invece “ulteriori elementi di incertezza sulla prospettiva delle due società si stanno prefigurando”, temono le segreterie provinciali di Filcem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil.
Le due imprese versano in difficoltà dal novembre 2008. proprio a quel periodo risale infatti il ricorso alla cassa integrazione a rotazione per la Nylco, mentre la P-Group ne ha fatto utilizzo nei primi sei mesi di quest’anno. I sindacati chiedono di spingere sull’acceleratore per realizzare il progetto industriale che vedrebbe confluire in un unico soggetto le due realtà e in questo una parte fondamentale la potrebbe rivestire Carife.
“Sui fatti che ci hanno portato ad adottare quella iniziativa non registriamo ancora alcun ripensamento sui licenziamenti praticati – lamentano i rappresentanti dei circa 100 lavoratori delle due aziende -. Altresì la conduzione delle due aziende sta paventando, innanzitutto per la Nylco (ma temiamo che a seguire una analoga sorte possa coinvolgere P-Group), un possibile scenario di insolvenza della società”.
“Creditori/fornitori di materie prime e di servizi industriali essenziali per gestire l’operatività – continuano Filcem, Femca e Uilcem -, stanno operando, a tutela dei rispettivi crediti, iniziative legittime che però potrebbero favorire ipotesi di discontinuità produttiva delle strutture. Come sindacato siamo fortemente preoccupati che al ritorno della pausa estiva gli impianti non siano nelle condizioni di ripartire con conseguenti ripercussioni sulle maestranze occupate”.
Dopo lo sciopero di lunedì le OOSS stanno sollecitando le istituzioni locali ferraresi “affinché si attivino per convocare ad un tavolo le due imprese e le aziende creditrici, per ricercare la possibilità di individuare una soluzione che scongiuri la chiusura delle attività produttive e che apra la strada a nuove possibilità di sviluppo industriale occupazionale salvaguardando gli interessi in gioco di tutti. Il momento è molto critico e difficile; ciò nonostante stiamo operando assiduamente per ottenere questo confronto importante”.