



di Tavolazzi Valentino
Il consigliere Tosi continua a scambiare pan per focaccia.
Secondo lui riconoscere come ben fatta la ricostruzione del consigliere Vaccari dell’iter di Cona, significa legittimare quelle scelte. Sarebbe come approvare un delitto, solo perché si riconoscono ben fatte le indagini. A Tosi risulta inoltre che io non avrei contatti con il personale del 118, ma si sbaglia ancora poiché in Ppf/M5S non sono il solo ad averli. Ripete più volte che Ppf/M5S disinforma la popolazione, anziché dare una corretta informazione, ma non precisa quale disinformazione sarebbe stata data, mentre persevera nel sottrarsi ai quesiti, che per l’ennesima volta e proprio per dare una corretta informazione, proporrò di nuovo.
Il consigliere del Pd mi attribuisce “giudizi gratuiti sulla professionalità e correttezza di chi gestisce e/o lavora in quei servizi con dimostrata capacità”, ma non precisa dove e in che modo avrei espresso giudizi gratuiti sugli operatori del servizio. Afferma infine che Ppf/M5S crea ostacoli all’apertura del nuovo ospedale, con proposte demagogiche ed irrazionali, quando queste non riguardano affatto il nuovo ospedale, bensì il Sant’Anna. Ma soprattutto egli non vede, o non vuol vedere, ciò che è sotto gli occhi di tutti: l’ostacolo maggiore, nella scandalosa sequenza dei tempi della vicenda di Cona, è rappresentato dall’incapacità a gestirla del partito di cui Tosi è rappresentante.
E vengo alle domande alle quali Tosi ed il Pd sfuggono.
E’ vero o no che l’ambulanza con base presso la caserma dei vigili del fuoco, è equipaggiata con due autisti (personale tecnico non paramedico) e non con autista più infermiere, come accade invece nell’auto Cidas stazionante presso l’ospedale? Sono o no identiche le attrezzature presenti nell’ambulanza con due autisti, a quelle in dotazione all’ambulanza Cidas? E’ vero o no che l’ambulanza con due autisti viene inviata in soccorso anche di “codici rossi base” e compete ad essi valutare la necessità del medico e richiederne l’intervento? E’ vero o no che l’auto medica, se disponibile, parte solo in quel momento e, nell’attesa, non è presente sul posto alcun infermiere? E’ vero o no che in provincia, fuori Ferrara, le ambulanze sono equipaggiate con coppia di autista più infermiere? Come fa Tosi a sostenere, e a convincerci, che tutto si risolve sul posto se, al mutare del luogo di chiamata cambia l’ambulanza e la composizione dell’equipaggio? Perché l’azienda sanitaria non fornisce i dati che dimostrino l’attuale rispetto dei tempi stabiliti per raggiungere il luogo di soccorso? Tutto va sempre come previsto? Perché i cittadini non sono informati di situazioni di soccorso, eventualmente gestite con difficoltà, che abbiano comportato cambiamenti organizzativi e/o provvedimenti disciplinari da parte della direzione del servizio? Eppure qualche caso, anche di recente, si è verificato! E’ vero o no che non sono ancora noti strategia, modelli e simulazioni sull’efficacia del sistema di emergenza che si intende adottare? Né sono disponibili comparazioni tra gli standard imposti dal sistema sanitario ed i risultati attesi dalla riorganizzazione? E’ vero o no che non sono noti i tempi di percorrenza delle ambulanze da tutti i quartieri del Comune di Ferrara al nuovo ospedale di Cona, nello scenario a viabilità attuale ed in quello a viabilità futura, né quali siano le nuove modalità organizzative del servizio, le procedure, il numero di ambulanze, di auto mediche e la specializzazione degli equipaggi? Le altre domande per la prossima volta!
Consigliere Tosi, mancando ancora oggi le risposte a quelle domande, dovrebbe concordare con me che i cittadini di Ponte, Barco, Ravalle, Casaglia, Porotto, Cassana e del Centro storico, fanno bene a preoccuparsi dell’allontanamento del Pronto Soccorso da via Giovecca!
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf/M5S
Intervento del Consigliere del PD su CronacaComune
118 e pronto soccorso: risposta al consigliere Tavolazzi
di Ruggero Tosi *
Gentile Consigliere Tavolazzi, innanzi tutto mi fa molto piacere che lei abbia apprezzato il lavoro del Consigliere Vaccari perché, di fatto, riconoscere quel percorso legittima anche le scelte politiche di questa maggioranza e mette a nudo le incoerenze del PpF e dei suoi alleati.
In secondo luogo mi permetto di dirle che il contenuto del mio intervento è fatto esclusivamente di risposte e di fatti che inevitabilmente portano a spunti polemici rispetto a chi disinforma anziché dare corretta informazione.
Mi sembra chiaro dalla sua polemica nei miei confronti che lei non conosca nemmeno lontanamente il personale del 118 sia dal punto di vista umano che dal punto di vista professionale né tantomeno il percorso formativo che questi bravissimi operatori seguono. Forse non tutti saranno all’altezza ma questo mi permetta di dire è una cosa che siamo obbligati ad accettare perché è un problema che investe tutti i settori. Del resto converrà con me che anche non tutti i politici sono all’altezza del compito assegnatogli dai cittadini.
Forse lei non sa nemmeno, ma ovviamente non è tenuto a saperlo, che sta parlando con una persona che professionalmente ha vissuto negli anni ’80 un periodo in cui i Vigili del Fuoco uscivano 5, 6,…10,… 12 volte al giorno con ambulanze che avevano quasi come unica dotazione una bombola di ossigeno, una persona che perciò conosce bene i progressi avuti in questi anni con l’avvento del 118 e di quanto questo servizio abbia migliorato la sicurezza dei nostri concittadini. E conosco altresì bene cosa significhi come pericolosità, perché guidavo quelle ambulanze, sia per gli operatori che per i trasportati e per i cittadini, attraversare viale Cavour e corso Giovecca (per non parlare dell’unico senso unico alternato di tutta Ferrara, in corrispondenza della Prospettiva!) in regime di soccorso.
In ogni caso prendo nota che lei continua a dare indicazioni ai cittadini nel preferire un Pronto Soccorso in una struttura per forza inadeguata ma vicina (uno specchio per le allodole per chi deciderà, come auspicato da PpF e dai suoi alleati, di andare al pronto soccorso con i propri mezzi anziché chiamare il 118 esponendosi, in questo caso si, ad enormi rischi) rispetto ad un Pronto Soccorso di una struttura eccellente, che essendo di valenza regionale sarà dotata di tecnologie all’avanguardia in grado di dare molte più garanzie di sopravvivenza agli sfortunati che ne avranno bisogno.
La cosa strana è che tutte le cose che lei ignora dei dettagli tecnici del nostro sistema dell’emergenza dovrebbe semmai giustificare un atteggiamento prudente, non previsioni apocalittiche spacciate come verità indiscutibili e tantomeno giudizi gratuiti sulla professionalità e correttezza di chi gestisce e/o lavora in quei servizi con dimostrata capacità. Se davvero la sua equazione “allungamento dei tempi di trasporto = rischio aggiuntivo per le emergenze” fosse vera, come mai tutti i giorni i giornali ci informano di gravissimi politraumatizzati in incidenti stradali (fratture, schiacciamenti, emorragie interne: le basta come emergenza?) avvenuti, ad esempio, a BoscoMesola e portati a Ferrara (50 km) e non a Lagosanto (15 km)? Anche in elicottero, sono dieci minuti in più. Denunci, lei che è abituato a lanciare accuse, questi palesi casi di colpevole e pericolosissimo allungamento dei tempi di arrivo in ospedale.
A Cona il Sant’Anna avrà una sede finalmente adeguata al suo ruolo di ospedale di riferimento provinciale. Noi da tempo ci stiamo adoperando per rimuovere tutti gli ostacoli che ne consentano l’apertura, a differenza di PpF che invece quegli ostacoli vuole crearli con proposte demagogiche ed irrazionali che hanno fatto spendere inutilmente risorse pubbliche di cui abbiamo tanto bisogno con un ulteriore Consiglio straordinario.
I lettori ora conoscono bene sia la mia posizione che la sua e sono sicuro che sapranno riconoscere senza difficoltà cosa scegliere.
* – consigliere comunale gruppo PD