



di Roberto Zambelli
Egregio direttore (Nuova Ferrara),
ricorda il nostro botta e risposta relativo all’elevato numero di liste per il comune di Ferrara?
In merito la inviterei ad andare al link: http://www.elezionicomunali.tn.it/000025_Com/Coalizioni/000216.html?Comune=000216 .
Come mai né oggi né ieri, siccome non posso immaginare che lei abbia perso i legami con Trento, ha messo in rilievo sul suo giornale che Trento batte, per le elezioni comunali, Ferrara con belle 16 liste a 11? Non solo, ben 8 di queste 16 liste fanno parte della coalizione vincente. Sic! Non le sembra una notizia degna di rilievo?
Anche il botta e risposta tra lei e Angelo Storari di oggi non è male in quanto la decisa reazione di una lista civica (e non di una lista di partito) nel sentirsi definire “comprimaria” trova probabilmente spiegazione nell’essere tutto fuorché produttrice di solletico ai simulacri di partito che anche ad applicar loro impiastri bollenti sarebbe come applicarli alle mummie. A Trento di liste civiche mi sembra non se ne vedono granché, ecco perché forse il PD ha bisogno per vincere del patto di 8 liste lasciando a bocca asciutta altri 8 candidati.
A Ferrara ci sono tre liste civiche, di cui una, il PpF (Progetto per Ferrara) è priva di precedenti politici e partitici avendo, buona parte dei suoi fondatori, portato avanti battaglie ambientaliste che solo lei colloca in una trasversalità ambientale (solo vantata da chi fa finta di essere ambientalista) ma che di fatto non c’è.
Il percepire la presenza di questa lista come un’assoluta novità storica per Ferrara, potrebbe permetterci di pensare che forse il Grande Fratello non ha poi prodotto danni così gravi sulle nostre capacità speculative. A me, in ogni caso e pur con tutti i suoi evidenti difetti, questo tipo di democrazia “della diversità” piace e lo trovo sicuramente preferibile alla presunta efficienza del duopolio nazional-popolare. Pensi: a livello locale sembra persino possibile poter partecipare!
Cordiali saluti.
Roberto Zambelli
Progetto per Ferrara