



Nutro il sospetto che accidentali casualità abbiano impedito ai dipendenti comunali la lettura dell’articolo in cui Sateriale dichiara che la macchina comunale non si è più ripresa dopo lo Tsunami Tavolazzi del 2001-2002.
Sarebbe buona cosa ripubblicare l’articolo, data la gravità delle conseguenze protrattesi fino ad oggi, e chissà quanto ancora si protrarranno in futuro.
Un terremoto di tale portata deve essere messo in evidenza e studiato.
Come mai nessuno si preoccupa dei danni psicofisici inferti a quei poveri dipendenti, ancora prostrati da quella prova terribile? Bisogna farli parlare. Con delicatezza, beninteso, ma non possono tenersi tutto dentro! Adesso si comprende l’affermazione di un assessore sulla mancanza di professionalità adeguate all’interno del Comune, spiegando i motivi per cui l’appalto delle tasse sulla pubblicità era stato assegnato a caro prezzo ad una ditta forestiera: evidentemente su 1.500 dipendenti non ce n’è uno capace di fotografare i negozi!
Venga svelato, una buona volta, quale diabolico potere esercitava Tavolazzi sulle vittime, quali perfidie e soprusi prendevano corpo nelle segrete del Comune. Questo per poter impedire repliche future da parte di chiunque, il Maligno è dovunque. Di fronte a casa mia hanno apposto i manifesti di Tagliani con lo sguardo assatanato, mentre un sorrisetto gli accompagna un inquietante “io ci sto”. Sarebbe deplorevole che una dipendente comunale, vedendoli, andasse in escandescenze.
Paolo Giardini
Progetto per Ferrara