



Con tanto stupore e qualche irritazione, ho letto l’articolo apparso qualche giorno fa su queste pagine dal titolo “Turismo, nuovo rilancio per il portale della Provincia”. Ora le spiego perché delle mie reazioni: il portale www.ferrarainfo.com non è nuovo e la sua impostazione grafica risale al Luglio 2006 (fonte www.archive.org, un archivio online che si occupa di memorizzare l’evoluzione del web e dei siti internet, facendone una “fotografia” nel tempo per mostrarne i cambiamenti e l’evoluzione e storicizzare i siti internet ); in ogni caso digitando l’indirizzo del sito da Voi elogiato e ricercandolo si viene rinviati al sito www.ferraraterraedacqua.it quindi qualcuno dovrebbe precisare in cosa consista il nuovo look di cui si parla nell’articolo.
Ci si vanta di averlo tradotto in cinque lingue: inglese- francese- tedesco e poi olandese e danese; peccato che manchino ancora lo spagnolo e il giapponese, due lingue, a tutt’oggi molto più importanti; infatti, mentre la popolazione dell’Olanda è di 16 milioni e quella della Danimarca e di meno di 6 milioni, ci sono nel mondo 333 milioni di persone che parlano spagnolo e la lingua giapponese è parlata da 123 milioni di persone; con la scelta della lingua olandese e danese veniamo letti/visti/conosciuti (e forse anche cercati) da 22 milioni di persone, nel secondo caso verremmo visti ben da 456 milioni (dati Wikipedia).
Gli arrivi che ho potuto verificare nel mio Hotel, durante tutto il 2008 sono stati: olandesi 35, danesi 9, spagnoli 87, giapponesi 43. Se esistono da qualche parte dati complessivi diversi da questi, che giustificano le scelte che sono state fatte, siete pregati di comunicarlo.
Il bello (o il brutto per qualcuno) di internet sta nel fatto che tutti possono conoscere molto e quindi da una breve visita risulta che anche la grafica del sito “www.ferraraterraeacqua.it” risale al Luglio 2006. Nella lettura dei dati di accesso ai siti internet normalmente c’è una grande differenza tra accessi e visitatori; nel computo degli accessi infatti vengono generalmente considerate tutte le pagine visualizzate ed anche gli accessi effettuati dai motori di ricerca per la scansione e la catalogazione dei siti web, che falsano di molto i numeri aumentandoli a dismisura. Il dato normalmente rilevante non sono quindi gli accessi, ma il numero dei visitatori che poi può a sua volta essere diviso in visitatori e visitatori unici e questo rapporto può dare un’informazione di massima sul successo di un sito web. Verosimilmente quindi (secondo me) sul sito ci sono stati molti meno visitatori. I siti internet di promozione turistica hanno lo scopo di essere visti dal maggior numero di persone nel mondo (come fase propedeutica alla trasformazione dell’internauta in un potenziale turista) quindi il dato più importante da conoscere, per valutare se si è lavorato bene, è quello che comunica quanti “visitatori diversi” sono entrati nel sito e quanti di questi sono ritornati al sito per avere maggiori informazioni (rapporto tra visitatori diversi e visitatori): non solo quante pagine sono state visitate. Per spiegarmi con un esempio: un internauta entra dentro “Ferrara terra e acqua” e visita due pagine e poi esce, ed un altro visita 20 pagine ed esce a sua volta; ne consegue che rimangono sempre e solo due contatti, anche se le pagine visitate sono 22.
Se le cose stanno così, d’ora in poi non dovrebbe più essere lecito a nessuno sparare dati a casaccio senza precisare bene la loro natura e la loro provenienza, proprio per consentire di valutarne il peso turistico (perché qui si sta parlando di turismo mi sembra, o no?). Purtroppo da sempre è invalso, nella nostra realtà, l’abitudine di mistificare i dati per fare apparire come positivo ciò che è invece negativo (e viceversa). Per fare un raffronto vi comunico che nel sito dell’Hotel Ripagrande nel mese di gennaio ci sono stati solo 2473 visitatori diversi (raffronto che ha dato luogo ad una o due prenotazioni ogni 100 visitatori) che però hanno prodotto ben 333.622 accessi.
Se questa dovesse essere la proporzione, (che andrebbe verificata ufficialmente con un software specifico per l’analisi dei dati di accesso ai siti internet), significherebbe che i visitatori diversi che sono entrati nel “potenziato” sic! sito della Provincia non sono 17 milioni, ma circa 120.000/160.000 in un anno cioè poco più di 10/15.000 al mese, cioè 6/7 volte i visitatori della minuscola azienda alberghiera che io gestisco. Nulla rispetto l’interesse che tutta la Provincia di Ferrara dovrebbe suscitare nel mondo, almeno in linea teorica, e ciò dovrebbe far scandalizzare l’opinione pubblica oltre che spingere a protestare in massa gli operatori del turismo di tutta la Provincia.
Da molto tempo lamento, in ogni modo e maniera, che l’intero territorio è invisibile su internet: cosa che è facile verificare pacatamente tutti insieme se cessasse l’antico vizio di presentare come positivi dei dati che in realtà sono catastrofici rispetto alle potenzialità, contando solo sull’ignoranza degli operatori turistici o magari sul silenzio connivente di una parte di loro e dei Sindacati di Categoria.
Poiché mi rendo conto di aver fatto una disquisizione un pò tecnica (ma mi auguro utile) attendo che qualche anima bella dia una risposta esauriente sui vari punti toccati (magari proprio su Ferraraforum.com) capace di convincermi che sto sbagliano.
Rimango pertanto in attesa che anche Sindacati di Categoria, che fino a oggi non hanno mai espresso un’opinione sull’andamento del turismo dello scorso anno, si pronuncino in fretta o, come si diceva per altre occasioni, “tacciano per sempre”.
Arch Lanfranco Viola
Titolare dell’Hotel Ripagrande di Ferrara