



di Valentino Tavolazzi
Un concerto storico e memorabile quello di domenica alla sala Estense, validato da un atteso successo di pubblico, che oltre alla musica ha dovuto abbinare il bagno turco, in un teatro da decenni incredibilmente privo di condizionamento, ma per fortuna gestito da tecnici encomiabili.
Ares Tavolazzi al basso, Ellade Bandini alla batteria, Antonio Cavicchi alla chitarra, talenti musicali di fama internazionale, hanno regalato ai presenti una performance jazzistica di altissima qualità, dalle sonorità perfette e ricca di virtuosismi strumentali raramente ascoltati a Ferrara.
La rielaborazione dei brani di Bill Evans, proposta dal trio, ha entusiasmato il pubblico, rapito dalla mirabile interpretazione del profondo ed eclettico Cavicchi, dalla tecnica e capacità espressiva di un bassista unico nel panorama jazzistico internazionale, qual è Ares Tavolazzi, e dalla musicalità innata e creatività di Ellade Bandini, che governa la timbrica della batteria con un travolgente senso ritmico.
Il concerto è stato aperto dalle melodie di Riccardo Stuly Manzoli, un chitarrista espressivo e completo, che ha preso per mano il pubblico, accompagnandolo al cuore di un evento tutto ferrarese. A lui si è unita subito Isa Dall’Olio, voce di grandissima personalità, senza limiti di estensione e dall’intonazione infallibile, entrambi mirabilmente sostenuti da uno Stefano Peretto alla batteria, delicato ed incisivo al tempo stesso.
La formazione, arricchita dal sassofonista, pianista, arrangiatore Claudio Castellari, pilastro di questa parte del concerto, da Valentino Tavolazzi al basso e dal giovane talento Giacomo Bertocchi al contralto, ha interpretato in chiave moderna ed innovativa alcuni standard quali Fragile (Sting), God blessed the child (Billie Holiday), Georgia on my mind (H. Carmichael), My funny Valentine (Rogers Hart).
La sorpresa è arrivata quando, con l’ingresso di Ellade Bandini alla batteria e Valerio Tavolazzi alle tastiere, la formazione di sette elementi dalla ritmica travolgente, ha sostenuto Isa Dall’Olio, a questo punto regina del palcoscenico, in una strepitosa interpretazione di Sitting on the dock of the bay (Otis Redding), nonchè della pietra miliare del “soul funk” rappresentata da Sing a simple song (Sly and the Family Stone).
Il duo Ares e Valentino Tavolazzi ha poi riportato il pubblico in una atmosfera soft, con una rarissima e memorabile interpretazione di Ares al contrabbasso solista della bossa brasiliana (Girl from Ipanema), seguita dalla seconda assoluta novità del duo drummers Ellade Bandini e Stefano Peretto, che si sono esibiti in una travolgente performance di ritmica allo stato puro.
Dopo il trio Ares Tavolazzi, Ellade Bandini, Antonio Cavicchi, clou della serata, Andrea Poltronieri ha intrattenuto il pubblico con un frammento di brillante cabaret, per poi unirsi con il suo contralto, virtuosamente suonato, alla fantastica jam session di tutti i musicisti coinvolti in un blues in fa, che ha fatto vibrare anche le poltrone del teatro.
Una iniziativa lodevole questo concerto, un evento, magistralmente condotto da Athos Tromboni, che ha regalato ai ferraresi, in un sol colpo, l’ascolto di talenti musicali della nostra città, valorizzati e promossi altrove, più che a Ferrara.
Valentino Tavolazzi
Mail ai musicisti.
Carissimi,
non immaginate quanta gioia mi avete regalato con la vostra partecipazione al concerto.
Un sogno che albergava in me da lungo tempo e che ieri ho potuto assaporare minuto per minuto.
Il mio sentimento scaturisce da qualcosa che va oltre l’iniziativa promossa da Progetto per Ferrara.
Attiene all’evento in sé, più unico che raro, che ha riunito in un sol colpo talenti musicali ferraresi, che tutti ci invidiano e che nella loro città non trovano proposte e spazi adeguati per offrire musica di altissima qualità ai propri concittadini.
Ieri sera, nella sala Estense, il pubblico ha gioito e, con ripetuti applausi, ha manifestato ammirazione verso talenti ferraresi, che hanno dimostrato a quali livelli sia giunta l’espressione musicale a Ferrara, in ambito jazzistico e non solo.
Le formazioni che si sono succedute sul palco, hanno espresso in crescendo un livello musicale che raramente si ascolta nella nostra città.
Ciò che posso garantirvi è che se sarò eletto mi impegnerò a fondo per risolvere alla radice questa inaccettabile situazione locale.
Vi ringrazio di cuore, anche a nome di Valerio e Athos, carissimi Ares, Ellade, Antonio, Isa, Claudio, Stuly, Stefano, Andrea, Giacomo.
Aver suonato con voi, ieri sera su quel palco, è stato per me un immeritato previlegio .
Vi ringrazio anche a nome di Progetto per Ferrara.
Un abbraccio
Valentino