



Progetto per Ferrara chiede la crocetta per il pronto soccorso in città
Decine di banchetti in centro storico e nelle frazioni, per poter esprimere un “sì” o un “no” al mantenimento in corso Giovecca di ospedale e pronto soccorso. Ora la data è ufficiale: appuntamento a sabato 16 e domenica 17 aprile, dalle ore 9 alle 19, per il referendum organizzato da Progetto per Ferrara-Movimento Cinque Stelle. Una consultazione “propositiva, autogestita e autofinanziata” tengono a precisare i grillini, “non inutili banchetti per raccogliere firme contro Berlusconi come fa il Pd con i soldi dei rimborsi elettorali, cioè nostri”. Il referendum, che gode dell’appoggio diretto di Beppe Grillo esplicitato mercoledì sera nel corso di un’assemblea regionale del movimento, si collega idealmente a quello contro turbogas e inceneritore che nel 2007 richiamò oltre 11mila votanti.
Ora l’obiettivo minimo è superare quella soglia, contando sul volano dell’affaire Cona. “Chiudere il S.Anna e il pronto soccorso – sostiene Valentino Tavolazzi, consigliere comunale Ppf – significa ferire nuovamente la città. Vogliamo consultare la popolazione mai sentita in vent’anni e indurre la classe politica a prendere in considerazione il nostro piano B”. Ossia la proposta, bocciata a giugno in consiglio, di mantenere in città un piccolo ospedale d’eccellenza (150 posti letto circa) concentrato sui bisogni della popolazione anziana, con annesso pronto soccorso. Sconfiggendo le mire della speculazione edilizia per l’area di corso Giovecca: “Lì vogliono costruire villette, negozi e una clinica privata, con il risultato di sottrarre alla città lo spazio destinato da un secolo ai servizi ospedalieri per creare un mercato privato della sanità”, dice Tavolazzi. Che ribadisce la non contrarietà al polo di Cona, “anzi chiediamo finalmente venga aperto, con parcheggi gratuiti e ritorno a casa senza costi per chi vi accede in ambulanza in codice bianco o verde”.
I nove chilometri che distanziano il baricentro del bacino di utenza da Cona sono in cima alle ragioni per opporsi alla chiusura del S.Anna: “Nessuna città capoluogo della regione – sottolinea Tavolazzi – si è mai privata dell’ospedale e del pronto soccorso in centro: a Ferrara nemmeno gli ipermercati sono a nove chilometri dal centro”. I promotori della consultazione aggiungono alla lista la sottrazione ai cittadini di importanti terapie oggi fruibili in day hospital, l’aumento dei tempi di rientro della ambulanze, i meno posti letto disponibili a Cona rispetto al S.Anna, lo spazio insufficiente per la facoltà di Medicina.
Entro il 31 marzo saranno definiti i dettagli tecnici dell’operazione, posizionamento dei seggi mobili incluso: si punta naturalmente a luoghi strategici e molto frequentati, tra cui al sabato gli ingressi dei centri commerciali e alla domenica i sagrati delle chiese. “Ci appelliamo ai cittadini che ci tengono a difendere il loro ospedale – conclude Tavolazzi – affinché ci diano una mano ai banchetti. Alle forze politiche che intendessero aderire diciamo che si può formare un comitato per il S.Anna di carattere apolitico”.
da Estense.com