



È comprensibile che in campagna elettorale Tagliani abbia interesse a mettere la sordina alle trombe, avendo egli, a nostro parere, molto di cui vergognarsi come amministratore della città per la maggior parte degli ultimi 15 anni. Ma la scena muta da parte degli altri candidati (con rarissime eccezioni), depone a favore della tesi che a Ferrara, da oltre sessant’anni, comandino Pd ed antenati in forza dell’inconsistenza politica delle proposte alternative o, peggio ancora, della non volontà, da parte delle opposizioni, di proporsi protagonisti del cambiamento e dell’alternativa di governo. Una tesi che darebbe conto anche della rassegnazione, da parte di decine di migliaia di elettori ferraresi, alla cronica assenza di segni vitali in città, unico antidoto al declino culturale, politico, economico e democratico in atto.
Come associazione politica Progetto per Ferrara, avevamo tentato di verificare la fondatezza di tale lettura, proprio scuotendo la spenta campagna elettorale con un confronto tra tre candidati sindaci, espressione di altrettante aree politiche: per il centro sinistra Tagliani, per il centro destra uno dei candidati Anselmi e per il mondo grillino Morghen. Purtroppo la candidata del M5S ha gentilmente declinato l’invito, Tagliani non ha risposto, l’unico a dare disponibilità è stato Anselmi. Stando così le cose, cancelleremo l’iniziativa non raccolta da due candidati su tre, per non trasformarla in uno spot elettorale a favore del terzo.
I temi sui quali avremmo voluto far conoscere ai ferraresi la posizione dei candidati invitati sono i seguenti.
1. Cona, chiusura del pronto soccorso in centro e stop quasi totale a visite, esami e cure, anche chemioterapiche, in day hospital. Restituzione di un presidio ospedaliero in città con assistenza H24.
2. Incenerimento dei rifiuti, nuovi sistemi di gestione rifiuti con recupero materiali, spegnimento inceneritore, nuova centrale geotermica a Malborghetto, centrali a biogas, trivellazioni.
3. Sviluppo del turismo, valorizzazione della città e del territorio, stop alla costruzione di nuovi appartamenti, incentivi alla riqualificazione e ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente.
4. Incentivi, sgravi fiscali locali, siti, servizi comunali gratuiti a favore dell’insediamento a Ferrara di aziende manifatturiere ad alta intensità di lavoro e tecnologia, a basso impatto ambientale, integrate con il sistema della produzione agricola ed alimentare locale, con il settore impiantistico e meccanico e con il vasto comparto della green economy (bonifiche, riciclo materiali, risparmio energetico, riqualificazione del territorio, ecc. .).
5. Monopolio di Hera, gare servizi pubblici locali, integrazione aziende pubbliche del territorio in unica azienda locale, governata da Comuni e cittadini, senza profitti né dividendi per privati. Investimenti, tariffe, qualità dei servizi.
6. Modifiche a statuto e regolamenti comunali per realizzare strumenti di consultazione permanente della popolazione su piani, programmi, grandi opere, grandi scelte collettive, beni comuni.
Essendosi Tagliani e Morghen sottratti al confronto diretto e dovendo pertanto rinunciare all’iniziativa, cercheremo le risposte attese, con riferimento ai sei punti citati, nei programmi ufficiali di tutti i candidati e ne daremo conto agli elettori.
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara