18 Lug, 2009
Vendere le reti, un regalo ad Hera, una ferita alla città
Inserito da: PpF In: Politica|Servizi pubblici




di Valentino Tavolazzi
Tra le scelte importanti, annunciate da Tiziano Tagliani nelle sua relazione programmatica, una almeno va nella direzione opposta a quella auspicata da Progetto per Ferrara nell’interesse dei cittadini.
Si tratta della vendita delle azioni di Agea reti, la società proprietaria delle reti gas, con maggioranza nelle mani del Comune. Una soluzione inadeguata alla riduzione del debito (si cambiano azioni con azioni), che oltretutto non porta vantaggi ai cittadini in termini di tariffe e di qualità del servizio.
Essa al contrario sottrarrà al Comune (e dunque a noi) il potere di “regolare” il mercato liberalizzato del gas, esponendo gli utenti al rischio di vessazioni legalizzate, derivanti dalla posizione dominante ottenuta dal proprietario privato (Hera). Inoltre, tale decisione interromperà il flusso positivo nelle casse comunali, del canone pagato dal distributore (Hera), pari a 1,6 milioni di euro l’anno, aggravando così lo squilibrio di bilancio.
La scelta di fatto priva la città di un asset fondamentale in un settore, quello del gas, nel quale l’ente potrebbe affidare la gestione del servizio con gara ad evidenza pubblica ed ottenere, in forza degli elevati profitti realizzati da Hera, canoni di affitto delle reti ben più elevati di quello attualmente pagato dalla multiutility bolognese.
Hera spinge per acquisire le reti gas in tutti i capoluoghi emiliani in cui opera, nell’ambito di una strategia aziendale di rafforzamento nei settori strategici (gas, acqua, energia). E’ palese il suo intento di mettere le mani su assets determinanti nella competizione, per acquisire, come proprietaria delle reti, posizioni dominanti nelle future gare di assegnazione del servizio.
Non stupisce pertanto che Hera stia premendo politicamente (non le mancano certo concreti argomenti!) su Imola, Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara, avendo già in tasca le reti di Bologna e Modena. Ma l’opposizione a questo disegno aziendale, concepito a danno dei cittadini, è fortissima in quelle città e, a quanto pare, anche nell’alleato del Pd, l’Idv (che a Ferrara è silente!).
Il Comune di Ferrara non è in grado di incidere sulle scelte strategiche di Hera. Ne prenda atto! Non svenda le reti, rinegozi i contratti di servizio nell’interesse del Comune e dei cittadini, proceda appena possibile ad indire gare per gli affidamenti dei servizi e si attivi subito per vendere le azioni di Hera, la soluzione di gran lunga più efficace per ridurre i debiti.
Progetto per Ferrara su questo tema farà sentire la propria voce non solo in consiglio comunale.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale PpF