Cambia la prospettiva Home Raccomandata

15 Set, 2009

Verbale Consiglio Comunale del 31/08/2009

Inserito da: PpF In: Consiglio comunale|Servizi pubblici

facebook technorati okno segnalo
Share

Pubblichiamo il verbale della seduta del consiglio comunale del 31/08/2009.


Verbale consiglio comunale 31-08-2009

Contenuti:

  • O.d.G. presentato dai Gruppi Consiliari del Consiglio Comunale di Ferrara in merito al trasferimento del laboratorio analisi acque di Pontelagoscuro da parte della Holding Energia Rifiuti Ambiente SpA.  (p.g. n. 73327/2009).

__________________________

Dichiarazione del Presidente Colaicovo sulle riprese video in Consiglio da parte dei cittadini:

Per quanto riguarda le modalità di svolgimento dei lavori, intanto è arrivata una richiesta da parte del Consigliere Tavolazzi, che dà consultazioni informali con i Capigruppo, mi pare che abbia trovato l’unanimità dei consensi, circa la possibilità, di riprese del Consiglio. Chiedo conferma se ci sono obiezioni o meno, quindi, mi pare che possiamo ritenere accolta la richiesta di procedere alle riprese. Poi, sarà, in ogni caso mia cura, portare in sede dei Capigruppo, alla prossima Conferenza dei Capigruppo, il tema per normarli in modo più generale, insomma.

__________________________

A seguire l’intervento del Consigliere Valentino Tavolazzi.

Buongiorno ai Consiglieri, buongiorno al Sindaco e alla Giunta, buongiorno al pubblico, che ringrazio e spero che adunanze del Consiglio di amministrazione, riunioni del Consiglio – scusate- Comunale di Ferrara così partecipate, possano proseguire nei prossimi mesi, tutti gli anni di questa consigliatura, perché la presenza del pubblico costituisce un segnale di partecipazione di cui credo, la nostra città abbia bisogno, e sarà compito nostro, dei Consiglieri Comunali di Ferrara, e del Sindaco e della Giunta naturalmente, fare in modo che i temi che vengono discussi in Consiglio siano adeguatamente preparati, con un’informazione ai cittadini, sia possibile consentire loro di intervenire anche prima che vengano assunte le decisioni, e questo da sicuramente la motivazione anche alla partecipazione in Consiglio Comunale.

Io vorrei esprimere, innanzitutto la mia grande soddisfazione per il raggiungimento di un accordo che vede uniti i gruppi di opposizione e di maggioranza, e che oggi viene sottoposto al voto di tutti i Consiglieri. Un accordo che naturalmente, contiene all’interno delle mediazioni,  ma che afferma alcuni principi fondamentali, che io credo, fossero oggi da affermare, e da deliberare come Consiglio Comunale, per garantire alla città, la sospensione di un processo, di un processo di smobilitazione del laboratori acqua di Pontelagoscuro, che implicava e implica se non verrà interrotto, il trasferimento di competenze importanti che sono un patrimonio conoscitivo tecnico, che appartiene alla città tutta, ma soprattutto, il depotenziamento di una garanzia per la qualità dell’acqua che deve essere assicurata e garantita a tutti i cittadini. Garanzia, che viene affermata e consentita grazie anche al lavoro del laboratorio che è parte integrante del processo produttivo di produzione di acqua potabile, in quella che noi abbiamo chiamato “la fabbrica dell’acqua” a Pontelagoscuro, appunto.

Ecco, il Consiglio di oggi, probabilmente affiorata anche un tema più ampio, che non è solo quello del trasferimento del laboratorio, ma è anche, riguarda più in generale il sistema di relazione, dei rapporti che esistono tra gestore, la società HERA, holding SpA, e il Comune di Ferrara, attraverso l’ATO. L’ATO, come sappiamo è il concedente di una Convenzione, di una concessione di servizi pubblici, ed HERA mantiene con l’ATO 6 le relazioni -diciamo- contrattuali, ma non vi è dubbio che il Comune di Ferrara che è il principale Comune presente nell’assemblea dell’ATO, e al tempo stesso è anche socio della HERA SpA, rappresenta un punto importante per l’indirizzo, per le politiche della gestione dei servizi pubblici nel nostro territorio.

Io, vorrei riprendere rapidamente – prego il Presidente, di avvisarmi quando mancano pochi minuti alla conclusione del mio tempo- vorrei riprendere una rapida cronistoria. Il tema dei rapporti con HERA, ritengo sia importante, perché in questi ultimi due anni, sono avvenuti dei fatti importanti, delle decisioni istituzionali, di cui evidentemente HERA, a nostro parere, non ha sufficientemente tenuto conto, agendo, assumendo l’iniziativa di smobilitare il laboratorio di Ponte, in pieno agosto, dopo una serie di deliberati assunti contrari a questa iniziativa, e nel momento in cui il nuovo Consiglio Comunale del Comune di Ferrara non era ancora del tutto operativo, e in una situazione quindi, di carenza di presidio istituzionale dell’attività.

E questa storia, comincia nel 2006 quando HERA legittimamente, presenta un proprio piano di riorganizzazione. Io credo, che non si debbano assumere posizioni a priori contro la riorganizzazione, l’efficientamento dei servizi, è cosa legittima, maggiore efficienza, e riduzione dei costi debbono rimanere obiettivi da perseguire. Tuttavia, questo piano di riorganizzazione in realtà, nel passare da 11 o 12 laboratori a 3, ha privilegiato delle aree che anche dal punto di vista tecnico e organizzativo e dal punto di vista  della gestione del servizio pubblico integrato dell’acqua, non rappresentano a nostro modo di vedere la scelta migliore. I 3 laboratori che sono stati individuati nel processo di aggregazione, sono Sasso Marconi, Ravenna e Forlì.

Ora, se consideriamo che Ravenna e Ferrara sono le due città, i due Comuni che si approvvigionano di acqua prevalentemente da fonti superficiali quindi dai fiumi, Ravenna addirittura per il 100%, Ferrara per il 70%, noi capiamo che la presenza del laboratorio all’interno di un processo produttivo, quindi la dove si produce l’acqua potabile è strategico  che sia vicino alla produzione, la dove è più difficile rendere potabile l’acqua. Non v’è dubbio, che l’acqua di Ferrara, è enormemente la più complicata, la più difficile da rendere potabile di tutte le acque della nostra Regione, di tutte le acque che HERA tratta.

Portare a Forlì per esempio, o a Bologna il lavoro, l’attività di analisi, di controllo, di interpretazione dei dati dell’acqua utilizzata grezza, per produrre acqua potabile di Ferrara, è un’operazione, che non da l’impressione di essere una scelta oculata dal punto di vista tecnico, organizzativo, così come l’introduzione delle navette, così come la.., lo svuotamento definitivo di personale tecnico in grado di -ripeto- interpretare i dati ed assistere alla produzione per le necessarie manovre correttive del processo produttivo, fare questo, non sembra essere la soluzione migliore. Per portare, dove? Tutte queste attività che sono svolte a Ferrara? A Sasso Marconi, quindi a 70 o 80 chilometri di distanza dalla centrale di potabilizzazione di Ferrara.

Nel 2006, questo progetto viene presentato, c’è immediatamente una presa di posizione della Provincia, nel giugno del 2006 che dice: “No, il laboratorio non si deve toccare”! , e l’allora, presidente dell’ATO, Manuela Paltrinieri dice: “Sono soddisfatta che i sindaci si stiano impossessando del ruolo di controllori anche se si affida la gestione ad un’azienda. Nel prossimo giugno diremo no, a HERA, a testimonianza che, è possibile avere un confronto anche su queste cose ”. Quindi, l’ATO in quel momento era non favorevole o per lo meno, chi rappresentava in quel momento l’ATO.

Il 10 giungo 2006, l’Italia dei Valori esce con un comunicato e dice la stessa cosa, dice che considera il laboratorio, la chiusura del laboratorio di Ferrara un’azione che causa una minore efficacia dei controlli della qualità dell’acqua destinata all’utenza domestica perché questi diverrebbero certamente meno tempestivi e meno efficaci. E quindi, si esprime con chiarezza contro lo spostamento del laboratorio. Poi, c’è un Consiglio Comunale, questo, nell’aprile del 2009, il Consiglio Comunale di Ferrara dice sostanzialmente: “che, premesso che l’Amministrazione, ha difeso in questi anni il ruolo  e le funzioni del laboratorio di analisi dell’acqua di Pontelagoscuro,contrastando l’ipotesi di riorganizzazione con precise prese di posizione ed anche con un orientamento di Giunta, di cui dirò subito, il Consiglio Comunale invita il Sindaco e la Giunta, ad agire nel rispetto degli impegni assunti in Consiglio in materia di acqua, e quindi a proseguire le azioni per salvaguardare il ruolo e le funzioni del laboratorio analisi acqua di Pontelagoscuro. Perché? Per garantire la qualità dell’acqua potabile erogata ai cittadini.

Nell’agosto del 2008, prima di questa delibera di Consiglio, la Giunta Comunale aveva anch’essa individuato le ragioni e le motivazioni per cui, il laboratorio acqua, non doveva essere toccato, e veniva -naturalmente non sto a riprendervi il deliberato, che è comunque allegato anche al nostro documento, nostro inteso come Consiglio Comunale- questo deliberato alla fine, chiudeva dicendo che occorre difendere l’attuale organizzazione del laboratorio, addirittura potenziarlo, perché occorre garantire maggiormente l’efficienza del ciclo idrico integrato nel nostro territorio. L’ex Sindaco Sateriale davanti alla Commissione dei servizi pubblici, il 27 maggio del 2009 aveva anch’esso, pubblicamente dichiarato la propria contrarietà, addirittura aveva anche proposto l’acquisizione da parte del Comune, o di enti collegati al Comune dello stesso laboratorio.

Ecco, quello che preme segnalare, e potrebbe essere oggetto anche oggi di un confronto tra i diversi gruppi, e tra i Consigli, i Consiglieri Comunali, è il comportamento, di HERA con tali antefatti. Cioè, HERA in presenza di questa situazione, chiara, di assunzione politica -diciamo- di orientamenti nei confronti del laboratorio dell’acqua procede nel mese di agosto, l’inizio dello smantellamento e chiusura del laboratorio stesso, per concentrare -come dicevo- l’attività a Bologna, Ravenna e Forlì, e tale decisione è stata assunta senza informare l’Ente, o gli Enti interessati, perché ci sono gli altri Comuni, gli altri Sindaci, è stata adottata unilateralmente, senza aprire un confronto con il Comune di Ferrara, è stata messa in atto, nel cuore dell’estate, dopo l’insediamento della nuova Amministrazione, in barba alle posizioni assunte e deliberate dalle istituzioni ferraresi.

È notizia di oggi, che oggi stesso HERA, in presenza di una discussione, in itinere in Consiglio Comunale, abbia dato disposizione ai dipendenti del laboratorio di non essere presenti sabato e domenica in quanto sostituiti da azienda, che in sub appalto effettuerà le operazioni che prima effettuavano i dipendenti stessi. Questo, è un fatto molto grave, che va messo all’attenzione del Consiglio Comunale e di cui va tenuto conto, nei prossimi contatti con HERA.

L’allarme rispetto alla smobilitazione del laboratorio viene dato da Progetto per Ferrara il 29 luglio del 2009, iniziano una serie di dichiarazioni che nella stessa direzione sostengono -diciamo- a tutti gli effetti l’attività del laboratorio, direi, che un po’ tutti si sono espressi, la CGIL, Io Amo Ferrara, Sinistra Aperta.

Insomma….il 12 agosto c’è anche una, una espressione chiara…. viene protocollata la richiesta -voglio dire- ufficialmente da tutti i gruppi dell’opposizione, quindi da Progetto per Ferrara, Io Amo Ferrara, PDC, PRC, PDL, Lega, e il 15 di agosto c’è addirittura una interrogazione anche, dei Verdi, sulla chiusura del laboratorio, in Circoscrizione, viene avanzata poi da Irene Bregola anche un appello per una delibera unanime. Quindi, un appello a gruppi di maggioranza affinché venga assunta una posizione condivisa, il PD si esprime in questa direzione abbastanza… dopo pochi giorni -diciamo- tramite dichiarazione di Merli, il 21 agosto, finché si apre un negoziato sui contenuti dell’accordo e si arriva alla fine di agosto a stilare un documento condiviso.

Ecco, ora, mi riserverò poi nella dichiarazione di voto di riprendere il merito della questione, e perché riteniamo che  il laboratorio debba rimanere ma, finché ho tempo anticipo alcuni di questi temi. Ora, non vi è dubbio che il laboratorio svolga una funzione molto importante – come dicevo prima- nel processo di potabilizzazione dell’acqua, perché fa parte integrante della fabbrica dell’acqua, è una fabbrica che alimenta 250 mila abitanti, un certo numero di Comuni, e produce 21 milioni di metri cubi di acqua all’anno.

Ecco, come dicevo prima, vi sono diversità tra le province dell’Emilia Romagna nel processo di potabilizzazione, ebbene Ferrara, che -ripeto- è quella che tratta l’acqua più inquinata, è anche -diciamo- il territorio che applica tutti trattamenti per la potabilizzazione dell’acqua all’acqua grezza, perché vi sono invece altre realtà che applicano solo una parte dei trattamenti che sono la sedimentazione, la flagulazione, l’ossigenazione,  la clorurazione, ecc., ecc., in tutte le fasi del processo. Ferrara è costretta ovviamente, ad applicare tutte le attività di trattamento, e quindi l’impianto di Ferrara è particolarmente critico pur essendo riconosciuto un impianto efficacie, moderno, all’avanguardia, che richiede in ogni caso, un presidio di controllo, di interpretazione dei dati, di monitoraggio e di correzione delle attività del processo produttivo.

Concludo. L’ultima annotazione che voglio fare, su questo punto è la seguente. Contatti, con gli addetti del laboratorio e con altri tecnici ci hanno fatto capire che l’idea di mantenere un controllo a distanza, attraverso strumenti, ne esiste già uno piazzato a Pontelagoscuro, Monet chiamato, che potrebbe fare 60 tipi di determinazioni, di controlli quindi, controlla 60 elementi, oggi ne controlla solo 5, li controlla non bene, ed è del tutto non affidabile se abbandonato a se stesso.

Questa politica, quindi, che sposta al dopo, all’ex post, invece di prevenire i tipi di controllo sull’acqua anche con strumentazioni sofisticate, non potrà mai sostituire un presidio di analisi, di rilevazione dei dati, di interpretazione degli stessi, che a nostro modo di vedere, devono garantire ne territorio ferrarese, al qualità dell’acqua. Grazie.

DICHIARAZIONE DI VOTO:

Ma, nel ribadire la soddisfazione per il consenso che tutti i Gruppi Consigliari hanno espresso nei confronti del documento unitario, vorrei segnalare anche la condivisione di alcune delle affermazioni che ha poc’anzi fatto il Sindaco Tagliani, un richiamo giusto, credo, a riempire di concretezza, di contenuti, di tecnica, che non è giuridica ma è anche tecnica -diciamo- operativa e gestionale, i deliberati o quanto meno il substrato, il sottofondo, ciò che porta ai deliberati di questo Consiglio Comunale.

E devo dire che questo lo trovo importante e anche innovativo perché, se volete contrasta un po’ con la tesi che aveva esposto prima Brandani e cioè, che alla fine il Consiglio Comunale di Ferrara è politico, non è formato da tuttologi, quindi, non è in grado di valutare nel merito gli argomenti che si appresta a deliberare, soprattutto quando questi sono di natura gestionale e tecnica, servizi pubblici, economici, bilancio.

Io credo che una città come la nostra, ma non solo la nostra, oggi abbia invece bisogno di questa maggiore competenza, che non può derivare ovviamente, dai singoli Consiglieri, ma deve arrivare dal processo che ha indicato prima il Sindaco e cioè un lavoro di approfondimento nelle Commissioni, un lavoro di verifica dei documenti, di studio, di approfondimento, che ciascun Consigliere deve fare se vuole ritenersi in grado di affrontare i temi di cui sta discutendo. Il Consigliere politico e basta, rischia di non amministrare più bene questa città, soprattutto nel momento in cui il Comune e l’Ente Locale delega a terzi, società per azioni, perché se non è HERA è un altro insomma, c’ è sempre qualcuno da controllare, da orientare, da indirizzare, da verificare e da legare a dei documenti contrattuali che poi sono quelli che contano.

Ecco, se mai c’è una sfumatura, che vorrei sottolineare, che differenzia la mia opinione rispetto a quella del Sindaco, ed è la seguente: io credo che nessuno abbia voluto fare proclami perché questo documento di due pagine, che è vero, contiene degli elementi anche inseriti dalla maggioranza, ma che erano presenti nel documento di 12 pagine, che aveva preparato l’opposizione, cioè le modifiche contrattuali, chiamando in causa ATO e sollecitando ATO a farle, perché è evidente che nessuno pensava che si potessero apportare dei cambiamenti alla gestione del servizio pubblico integrato senza modificare dei documenti questi erano presenti nel documento di opposizione, e sono presenti anche nel documento che andiamo a votare adesso, all’unanimità, spero.

E’ vero che, non è una novità l’argomento laboratorio, come  il servizio pubblico integrato dell’acqua, in questo Consiglio, ma è vero che il Consiglio si è espresso, in un certo modo, molto chiaro e forte, ed è vero che HERA ha fatto tutt’altro. E’ pur vero che non sono cambiate le norme, che il Sindaco ha i poteri di prima, che il Consiglio  ha i poteri di prima, ma è evidente che nel momento in cui cambia un’Amministrazione, cambia un Consiglio, arriva un Sindaco nuovo, HERA agisce in aperto e palese contrasto con i deliberati degli Enti Locali, ci si aspetta una reazione, ci si aspetta una reazione dal Consiglio, che c’è stata, oggi, e si aspetta anche una reazione dal Sindaco.

ATO, non è un organismo terzo, che ci è stato assegnato da qualcun altro, ATO siamo noi. ATO è l’assemblea dei Comuni della Provincia di Ferrara, se Graldi sente dietro il respiro forte del Comune di Ferrara e degli altri Sindaci, che sono coinvolti nella gestione del servizio idrico, ma poi anche dei rifiuti, quindi raccolta differenziata, inceneritore gestiti da HERA, è chiaro che l’ingegnere Graldi, che ha tutto il nostro rispetto, la nostra stima, può esercitare un ruolo forte nei confronti di HERA, io do atto all’ingegnere Graldi, all’ATO, che hanno discusso tra il 2006 ed oggi del laboratorio, ma non c’è traccia scritta di queste modifiche chieste da Graldi a HERA, se le avessimo avremmo potuto discutere ed approvarle. Sono verba volant. Allora, allora, questa pressione nei confronti… oggi, il progetto di oggi di HERA, quello del 2006 approvato dal consiglio di amministrazione di cui è amministratore delegato il dottor Chiarini, di Ferrara, ha deliberato la chiusura del laboratorio con due persone addette al solo prelievo.

Questo, è il progetto oggi. Non è piaciuto allora al Consiglio, non è piaciuto alla Giunta, non è piaciuta  all’ATO, tant’è che  Graldi, si è dato da fare nei limiti delle sue competenze. Ma  perché, non sono mai stati riuniti i Sindaci dei Comuni interessati? Perché, non è stata chiesta una assemblea straordinaria di ATO? Dov’ è la Provincia in questa vicenda? Signori non possiamo fare finta che ….. cioè, quando si parla di politica si richiama la tecnica, quando si parla di tecnica si dice che la politica è inadeguata, io credo, che se non facciamo una sintesi di queste nostre azioni, di queste nostre volontà facciamo fatica come Consiglio Comunale ad esprimere le nostre prerogative, e rappresentare i cittadini e fare i loro interessi.

Io voglio chiudere,dicendo due cose rapidissime, se ho due minuti. Presidente ce li ho?…. grazie mille. La prima è questa. E’ un grande risultato politico quello di oggi. Un Consiglio che ha reagito, non ha più importanza a questo punto, chi abbia chiesto la convocazione straordinaria. Siamo riuniti, abbiamo discusso, c’è un documento condiviso. Stiamo mettendo nelle mani del Sindaco, non di altri, del Sindaco, un potere politico superiore a quello precedente, politico. Poi, se lo vogliamo fare diventare un potere contrattuale, occorre fare i passaggi, bisogna chiamare a raccolta gli altri Sindaci, bisogna passare attraverso la Provincia, bisogna riunire l’ATO, e bisogna creare le condizioni perché chi rappresenta le l’ ATO,  nei confronti di HERA non è solo l’ingegnere Graldi, ma è il Presidente dell’ ATO, che è una carica politica, esistente, mai citata oggi.

Il Presidente dell’ATO può fare con HERA insieme all’ingegnere Graldi, che è il Direttore, può fare le modifiche necessarie. Chiudo, con una annotazione tecnica, per non essere tecnici in questo Consiglio. Diceva bene Cristofori prima, ho apprezzato il suo intervento, che ha cercato di entrare nel merito delle questioni. Innanzitutto, ci sono più appigli nella Convenzione, io non concordo sulla lettera di Graldi. Ci sono più appigli nella convenzione ma soprattutto nell’allegato b) della Convenzione, il disciplinare tecnico, che ad un certo punto dice: “che le modalità organizzative del sistema di controllo riferendosi ai laboratori dovranno essere comunicate preventivamente all’autorità di ambito”, si suppone che ci debba essere una discussione, non so se c’è stata. Scritta, però, con lettere che vanno avanti e indietro. Poi, sempre come annotazione tecnica, non è vero, che HERA non possa affidare a terzi, purché siano gestori, attraverso una convenzione, le analisi.

Allora, il tema del laboratorio, dove possa stare, si è detto che non può stare da un’altra parte perché altrimenti HERA può rifiutare le analisi, ecco, questo non è vero, noi sappiamo che abbiamo un Consorzio del Delta Ferrarese che ha un suo laboratorio, sappiamo che è un gestore il Consorzio, ci sono 6 o 8 persone che lavorano in quel laboratorio, perché non pensare a un laboratorio unico per il territorio di Ferrara, magari di proprietà di questo Consorzio, oppure di proprietà di ACOSA Impianti, che è una società che ha il possesso delle reti e dell’impianto di potabilizzazione, ecco che, questo laboratorio potrebbe servire sia il Consorzi o Delta, sai HERA. E di questo c’è un esempio in Regione…

Concludo. Un secondo. Vorrei dire a tutti, ma in particolare al Sindaco Tagliani, che a Ravenna, non è accaduto quanto ha affermato, Ravenna è un esempio in Regione, dovremo esaminarlo attentamente nella Commissione, in cui HERA ha ceduto la gestione dell’acqua. Dal 1° gennaio 2009, la gestione dell’acqua, a Ravenna non ce l’ha HERA, è passata al Consorzio Romagna Acque. Il Consorzio Romagna Acque, che è proprietario delle reti e del potabilizzatore dal 2005, oggi, gestisce le reti. HERA ha un periodo di due anni di manutenzione, semplicemente, e poi si toglierà dalle scatole. Il laboratorio è stato trasferito con tutto il personale, a Romagna Acque e sta svolgendo il lavoro che svolgeva prima. E’ un percorso che è già astato fatto, c’è solo da studiare, e da copiare.

Ecco, per quanto riguarda -chiudo subito- due cose, due titoli, non dimentichiamoci delle perdite di acqua che ci sono nella rete, e non è chiaro nel piano di ambio che cosa faccia HERA nei prossimi 20 anni, perché abbiamo una Convenzione di 20 anni, nel 2004 sono stati dati vent’anni in gestione gli impianti, cosa incredibile. In questi 20 anni, non si capisce dai documenti ufficiali, quanto investirà HERA sulle perdite che ammontano esattamente al 35% dell’acqua immessa in rete. Due numeri, immettiamo 32 milioni di metri cubi, quindi li lavora il laboratorio, l’impianto di potabilizzazione, lavoriamo 32 milioni e ne fatturiamo, HERA ne fattura ai cittadini 21! 11 milioni metri cubi, vengono prodotti per nulla e si perdono nelle reti di amianto cemento, e segnalo qui, che la condotta Pontelagoscuro – Porotto è ancora in amianto cemento, piena di buchi. Parlo di pericolosità dell’amianto che è un tema…

Ma, chiedere a HERA, tramite ATO nella  sede opportuna un piano di investimenti per il rinnovo delle condotte, credo che sia necessario.

__________________________

VOTAZIONI:

CONSIGLIERI PRESENTI:          N° 36
CONSIGLIERI VOTANTI:             N° 36

VOTI FAVOREVOLI:                     N° 35
VOTI CONTRARI:                          N°  —
ASTENUTI:                                     N°   1 Cons. Rendine.

Abbiamo fatto molta strada

PpF su Facebook

Salviamo il S. Anna

Operazione “fiato sul collo” – i nostri video

Guarda i nostri video. Fiato sul collo

Quorum Zero – Più Democrazia

http://www.quorumzeropiudemocrazia.it/wp-content/uploads/2012/02/logo_QUORUM-ZERO.jpg

Democracy Day – 27 Novembre 2011 – Ferrara

http://www.paolomichelotto.it/blog/tag/democracy-day/

15 Ottobre

http://15october.net/it/

Linee programmatiche consiglio comunale

Consiglio comunale 09.07.09: Elezione del Presidente e Vicepresidente.

Scaricate e leggete le Linee programmatiche presentate dalla maggioranza.

Consigliere comunale

Il consigliere comunale della nostra lista civica è Valentino Tavolazzi.

Scaricate il curriculum ed il certificato penale.

Vai alla pagina riservata dal Comune di Ferrara.

Scaricate il contratto Tavolazzi - Comune di Ferrara.

Scaricate il reddito Tavolazzi prima di accettare l'incarico del comune.

Leggi la relazione che l'allora City Manager Valentino Tavolazzi ha scritto al Sindaco, nel 2002.
Scaricala.
Relazione del 2002 sulla piazza "sbrisulona": leggila.


  • Valentino Tavolazzi: Ing. Savini, come le ho scritto sei anni fa, saremmo ben lieti di pubblicare un intero suo articolo nel nostro sito, con la sua completa versione dei
  • Valentino Tavolazzi: Ing. Savini, come le ho scritto sei anni fa, saremmo ben lieti di pubblicare un intero suo articolo nel nostro sito, con la sua completa versione dei
  • vittorio savini: ,,,aggiungo inoltre che vi è stata un' ORDINANZA del tribunale di Ferrara (artt. 676 C.P.P.) n. 250/2016 del 2 novembre 2016 a firma del giudice Pier

In sintesi

'Progetto per Ferrara' e' una iniziativa politica aperta, rivolta a tutti i ferraresi, elaborata e promossa insieme a compagni di viaggio, che in questi anni hanno condiviso con me intense battaglie in difesa della salute, dell'ambiente e per il cambiamento della politica.
Valentino Tavolazzi

Twitter

Cento: espulsi per aver chiesto spiegazioni

Categorie

Progetto per Ferrara, gruppo consiliare

Vieni a trovarci sul sito del comune di Ferrara.

Giorno specifico per il ricevimento al pubblico: mercoledì (mattino 9-13, pomeriggio 16-19)

Commenti

Il primo commento di un utente è moderato per evitare offese personali e/o altre parole che possano essere perseguite penalmente, a tutela del blog e degli utenti stessi. In seguito all'approvazione del primo commento di un utente, i successivi non saranno moderati, ma potranno essere rimossi, nei casi di cui sopra.

Contribuisci





Progetto per Ferrara

Via dei Calzolai 184, 44100 Francolino (FE) C.F. : 93074960381

info@progettoperferrara.org

Attività mese per mese