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22 Mar, 2013

Verbale Consiglio di circoscrizione 4 del 18-03.2013

Inserito da: PpF In: Circoscrizione 4

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Salve a tutti. Come ormai mia prassi, suddividerò il testo del verbale qui di seguito in “discussioni oggettive” e, tra parentesi, le mie (valutazioni personali).

La seduta si apre con considerazioni in merito all’ultimo anno di attività delle circoscrizioni. Il presidente Turri esprime il suo stupore e rammarico per la decisione governativa di chiudere tali enti, gli fanno eco commenti e dichiarazioni di praticamente tutti i consiglieri presenti (tra i quali anche io, che ritengo le circoscrizioni una spesa davvero relativa per la cittadinanza – e qui mi permetto di sottolineare che, essendo io entrato in carica meno di due anni fa, non ho mai percepito un gettone di presenza, quindi penso di essere il consigliere meno costoso della storia – e un meccanismo di avvicinamento della politica al cittadino, venuto meno il quale prevedo solo maggior confusione nei rapporti cittadinanza-istituzioni). (aggiungo che comunque, per quanto l’attività della circoscrizione possa essersi ridotta, convocare il primo consiglio a metà marzo quando ci sono parentesi aperte come l’ospedale di Cona che cade a pezzi e l’asilo del Salice mi pare piuttosto triste…come inizio dell’ultimo anno non diamo davvero una bella immagine)

Indi si passa ad affrontare i punti all’ODG.

Primo punto è la discussione con votazione per dare un parere in merito al regolamento di gestione della ARE (area di riequilibrio ecologico) attraversata da via Caretti. Presente alla discussione uno stretto collaboratore dell’assessore all’ambiente Zadro (purtroppo sul foglio della convocazione era riportato il nome di un altro soggetto che non si è presentato, e non ho fatto in tempo a segnarmi il nome del pervenuto). Il presidente afferma la sua soddisfazione nel constatare che finalmente si tenti di regolamentare l’area, anche nella speranza di “metterla bene e magari che i cittadini possano usarla nel rispetto dell’ambiente e quelle robe lì” (cit. dal discorso di Turri). L’ARE di via Caretti è una ARE particolare, al contrario del bosco di Porporina: è comunale solo al 10%, il restante è di proprietà di privati, che in certe zone tengono la terra a coltivazione. Ci si informa che l’incontro coi suddetti privati ha prodotto esiti buoni, che è stato loro imposto di costruire nella zona, e che appena approvato il regolamento (del quale conservo copia telematica, per chiunque volesse consultarlo) arriveranno finanziamenti dalla Regione che saranno utilizzati per la bonifica e la messa in sicurezza del macero di via Massari. Inoltre, l’area è all’interno del sito inquinato del quadrante est, e sarà quindi interessata da lavori di bonifica e messa in sicurezza nei prossimi anni. Al termine della presentazione partono le domande dei consiglieri. (e qui parto direttamente con le parentesi, perché siamo alle comiche. Già il fatto che nelle slide presentateci la cartina dell’area, suddivisa secondo le proprietà diverse, presentava una legenda di colori discordanti con quanto dettoci, sia per la delimitazione di alcune aree, sia per la effettiva proprietà, mi dava l’idea di scarsa accuratezza. La presa visione dei divieti imposti, poi, è straordinaria. Tra le varie cose che sono vietate, vi è anche “lo spandimento di ogni sostanza tossica o inquinante” e qui voglio vedere come si farà con i pesticidi dei contadini; “il disturbo della fauna selvatica anche attraverso produzione di suoni o rumori molesti”, e qui voglio vedere come si fa con le macchine agricole dei contadini; “la raccolta dei prodotti del sottobosco”, tra cui funghi e tartufi. E qui spettacolo. Uno dei consiglieri di opposizione domanda se, dato che si vieta ai privati di raccogliere funghi e tartufi nella propria terra, sia previsto un indennizzo. Gli si risponde picche, ma anche che, specie in zone seminative “se a uno gli crescono funghi o tartufi nella sua zona…può raccoglierli”. Lì mi si rizzano le antenne, e allora chiedo da quando è riconosciuta come ARE la zona. “dal febbraio 2011” la risposta. Bene! E in due anni di lavoro, sempre sapendo che la zona è particolare, per il 90% privata eccetera, non si è riusciti a pensare un regolamento che tenesse conto di questa particolarità? Chiedo se il divieto di raccolta sia su zone particolari, mi si risponde che è su tutta l’area. E allora cosa vietiamo a fare qualcosa se poi consentiamo che si possa fare in certi casi? Una casistica non si poteva stilare? Valutando che c’è un ente di controllo preposto, che è il Comune, se questo trova che il privato sta violando un divieto lo deve sanzionare, o no? A cosa servono un ente di controllo ed un regolamento, se non a questo? “il buon senso guiderà gli interventi di controllo”, si, bene, ma non mi sembra abbia guidato la realizzazione di un regolamento che, ripeto, ci viene presentato dopo due anni di tempo per lavorarci su. “si valuterà caso per caso”. Molto bene, come sempre, siamo in Italia. Alla votazione, la maggioranza vota compatta a favore, non mi stupisco neanche più dell’assenza di spirito critico delle votazioni, se il presidente alza la mano, tutti alzano la mano. Prefetto. La votazione termina con 1 contrario e 3 astenuti, tra cui io. Mi astengo perché ritengo l’idea del regolamento giusta, perché ci vuole, specie per rendere effettiva la qualificazione della zona come ARE, ma poteva e doveva essere fatto meglio.)

Il secondo punto riguarda alcuni impegni di spesa per i prossimi tempi. Su un budget di 45000 euro, si vogliono destinare: 150 euro per iniziativa “di parco in parco”, che prevede incontri nei parchi cittadini, animazione per famiglie eccetera; 1500 euro per la banda di Cona, che svolge un progetto di educazione musicale nelle scuole elementari; 1500 euro per “Ferrara estate”, 3 serate di festival musicale con band locali con la collaborazione della contrada di San Giorgio; 5000 euro per il centro sociale il Melo per aiutare le spese della messa in sicurezza post sisma. Gli impegni di spesa sono votati all’unanimità.

Prima di chiudere il consiglio, faccio una domanda direttamente al presidente. In estate, a giugno, dopo l’incontro pubblico sul tema dell’asilo di via del Salice, si era promesso alla cittadinanza di organizzare altri incontri sulla discussione dei risultati dei test ambientali. Rilevo che nulla, però, mi è più stato comunicato da allora. Come mai? Mi si risponde che nulla, effettivamente, è più stato fatto, perché i risultati erano positivi e rassicuranti, e quindi non c’era ragione di organizzare altri incontri. Sono proseguiti i lavori che, se tutto va come previsto, porteranno all’apertura dell’asilo a settembre. (anche qui, permettetemi qualche osservazione. Intanto, in questo modo si è disattesa una promessa di trasparenza fatta direttamente ai cittadini nel corso di una seduta pubblica. Questo è già di per sé triste, a mio avviso. Poi, ricordo le non poche perplessità del dott. Luigi Gasparini sulle modalità con le quali i dati ambientali erano stati raccolti ed elaborati, perplessità che meritavano almeno, secondo me, una discussione più ampia di quanto si è potuto fare in una singola assemblea sul tema. Infine, ricordo che i dati ambientali erano “puliti”, se così si può dire, solo all’interno dell’asilo, ma che nelle abitazioni limitrofe si erano comunque riscontrati livelli di alcuni inquinanti più alti della soglia di legge. Anche questo, per quanto ne so, dovrebbe suonare come un campanello d’allarme per un’amministrazione davvero attenta al benessere del cittadino. Cercherò, per quanto possibile, di mantenere monitorata la situazione. Se qualcuno avesse da comunicarmi perplessità, informazioni o dubbi di qualunque genere, è liberissimo di contattarmi al mio indirizzo e-mail serse.91@libero.it )

 

Sergio de Marchi

Consigliere di circoscrizione 4

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  • Valentino Tavolazzi: Ing. Savini, come le ho scritto sei anni fa, saremmo ben lieti di pubblicare un intero suo articolo nel nostro sito, con la sua completa versione dei
  • Valentino Tavolazzi: Ing. Savini, come le ho scritto sei anni fa, saremmo ben lieti di pubblicare un intero suo articolo nel nostro sito, con la sua completa versione dei
  • vittorio savini: ,,,aggiungo inoltre che vi è stata un' ORDINANZA del tribunale di Ferrara (artt. 676 C.P.P.) n. 250/2016 del 2 novembre 2016 a firma del giudice Pier

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