30 Dic, 2008
Vertenza nazionale contro tre anni di bollette Enel
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute




Diritto al Futuro pronta al ricorso per gli ‘incentivi verdi’ per le restituzioni
Nei prossimi giorni a Roma, l’Associazione Diritto al Futuro presenterà ai media nazionali la vertenza legale che intenterà, a nome dei cittadini utenti, nei confronti del gestore della rete elettrica.
Lo rende noto Valentino Tavolazzi, socio fondatore e membro del Consiglio direttivo dell’Associazione.
Come è noto gli incentivi dello stato italiano all’energia prodotta con gli inceneritori sono illegali: in Italia i processi di combustione di rifiuto urbano, residuo di raffinazione e scarto industriale, sono massicciamente incentivati (Cip6, certificati verdi), nonostante esista una norma europea che lo vieta espressamente (Direttiva 2001/77 CE).
La mancata osservanza di tale norma determina costi addebitati direttamente sulla bolletta dell’energia elettrica di ogni singola famiglia. L’incentivazione e le prevedibili, salatissime multe, vengono così addossate ai cittadini, mentre i profitti vanno ai gestori degli impianti di incenerimento.
“L’elettricità prodotta dagli inceneritori – spiega Tavolazzi – viene pagata da ogni singolo contribuente italiano con un sovrapprezzo sulla bolletta di almeno il 3%. Gli oltre 40 miliardi di euro ad oggi “regalati” ai petrolieri e alla lobby dell’incenerimento, sono stati sottratti alle vere energie rinnovabili (come solare ed eolico) e alla incentivazione del compostaggio e del riciclaggio”.
Per questo motivo Diritto al Futuro avvierà una vertenza legale nazionale contro il gestore della rete elettrica, chiedendo la restituzione di ciò che è stato sottratto illegalmente ai cittadini utenti, con le bollette dal 2004 al 2007.
Ogni utente, intestatario di una bolletta di energia elettrica, potrà fare ricorso in sede legale con la totale assistenza dell’Associazione.
Diritto al Futuro è stata costituita dai movimenti impegnati contro l’incenerimento dei rifiuti e per l’adozione delle alternative previste dalla strategia internazionale “Rifiuti Zero al 2020”. E’ espressione della Rete Nazionale Rifiuti Zero e di G.A.I.A., che da anni lavorano per la tutela della salute, dell’ambiente e dei territori.
30 dicembre
estense.com