21 Lug, 2010
Vogliamo vedere i conti della TIA
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute|Politica|Servizi pubblici




di Valentino Tavolazzi
Vogliamo controllare i conti della TIA. Ato non mantiene le promesse. Il 16 giugno, in Commissione Servizi Pubblici, l’ing. Malatesta di Ato, tecnico preparato e corretto, aveva promesso di far pervenire ai gruppi consiliari la documentazione richiesta da Progetto per Ferrara/M5S, necessaria per verificare i conti forniti da Hera. Si tratta di 24,1 milioni di euro, per il solo Comune di Ferrara nel 2010, dai quali discende la TIA per famiglie ed attività economiche.
Questi includono 4,6 milioni per spese “generali di gestione” e 2,4 milioni per costi “comuni diversi”, non meglio precisati ed in assenza di alcun dettaglio. Domanda. Come può l’Ato controllare quelle voci, se non disaggregandole e riconducendole ai conti economici delle singole società del Gruppo Hera, coinvolte nella gestione del servizio? Chi certifica, se non lo fa Ato, che i conti presentati da Hera siano riferibili esclusivamente al servizio rifiuti gestito a Ferrara? Come sono composti i costi comuni e le spese generali e con quali criteri sono ripartiti tra le attività di Hera? Ppf/M5S ha richiesto i dettagli un mese fa ed è ancora in attesa di riceverli!
Inoltre l’Ato è responsabile del controllo dei conti presentati da Hera, solo fino al cancello dell’inceneritore, dunque non della combustione dei rifiuti. Tuttavia questa costa ai cittadini 5,1 milioni di euro (parte dei citati 24,1). Quale contabilità industriale certifica quel numero? Chi ha il compito di controllarlo, visto che l’Ato non lo fa? Quanto costa effettivamente bruciare i rifiuti? Quanto paghiamo per manodopera, materiali, manutenzione, ammortamenti ecc?
Infine il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti produce vapore che, in buona parte, alimenta le turbine per la produzione di energia elettrica, venduta da Hera alla rete nazionale a prezzi incentivati dallo stato (fonti assimilate). Quanti Kwh sono stati prodotti e venduti nel 2009? Quant’è il ricavo da vendita di energia prodotta dalla combustione di rifiuti, già pagata con la Tia? Il calcolo della tariffa tiene conto del ristorno da vendita di energia, dovuto ai cittadini?
Il rapporto Opr (osservatorio provinciale rifiuti) del secondo quadrimestre 2009 segnala un costo pro capite del servizio rifiuti di Hera pari a 178 euro, a fronte di 110 di Soelia, 112 di Cmv, 148 di Area nei 17 comuni. In base a quali dati Hera, e con essa Pd e sindaco Tagliani, vantano il 18° posto in Provincia per la Tia di Ferrara? Ciò che risulta oggi è quanto rilevato dalla UIL, nella ricerca pubblicata da Estense.com. A Ferrara il prelievo medio a famiglia nel 2009, per un nucleo campione di 4 persone, con una casa di 80 mq, un reddito imponibile di 36.000 euro ed un Isee di 17.812 euro, è stato di 288,65 euro, a fronte di un prelievo medio nazionale di 205,62 euro. La TIA a Ferrara è la più cara della regione. Se consideriamo inoltre che Hera da molti anni, oltre alla TIA, incassa dal Comune un conguaglio di 1 milione di euro all’anno, pagato dai cittadini, temiamo che qualcosa non funzioni nei conti.
Pretendiamo come gruppo consiliare, eletto dai ferraresi, di avere i dati richiesti. Dovrebbe pretenderlo anche il sindaco Tagliani, nell’interesse dei suoi concittadini, ma nei confronti di Hera sembra preferire il ruolo di pesce in barile! La richiesta dei dati è formalizzata nel verbale della commissione, come pure la risposta dell’ing. Malatesta, che è stata affermativa ed impegnativa. Perché l’Ato non fornisce i numeri richiesti?
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf/M5S