



di Valentino Tavolazzi
Votando Italia dei Valori, voti Tiziano Tagliani.
Questo nesso causale resta sotto traccia, benché gli accordi elettorali tra IdV e Pd siano sanciti ed i relativi scambi conclusi.
Dopo le proteste pubbliche di Massimo Fiorillo, che con ragione ha lamentato la mancata convocazione da parte di Tagliani, l’IdV non ha poi diffuso i termini dell’accordo, nè indicato i punti del suo programma accettati dal Pd e nemmeno i nomi degli esponenti IdV che andrebbero a far parte della giunta di Tagliani. Questi, dal canto suo, si guarda bene dal parlarne.
Eppure gli elettori avrebbero il diritto di saperlo. Forse l’IdV ha imparato dai Verdi: un po’ di melina prima per alzare il prezzo, e poi il silenzio!
Per carità, secretare i termini delle alleanze elettorali non è illegittimo, nè politicamente vietato.
E’ sconfortante tuttavia constatare che chi pensa di dare il voto al partito di Di Pietro, per combattere la casta, per impedire la rielezione dei riciclati della politica, per affermare il diritto dei cittadini al referendum ed alla partecipazione, in realtà voterà per la continuità della casta (Tagliani, Polastri e Maisto).
Ma voterà anche per il candidato a sindaco (Tagliani) che da vice di Sateriale ha “svenduto” Agea e vuole fare il bis con le reti del gas; che intende chiudere il Sant’Anna, affidando l’area alle cure dei palazzinari ferraresi; che consentirà all’inceneritore di Cassana di inquinare l’aria, bruciando 130 mila tonnellate di rifiuti l’anno; che darà il via libera allo sventramento del centro storico, per fare posto all’idrovia ed al suo traffico di container.
Condividono quelle scelte l’IdV ed i suoi potenziali elettori?
Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara