Sono troppi i problemi che affliggono Ferrara, per consentire a chi si candida a governarla per altri cinque anni, di starsene al calduccio nel palazzo, senza dichiarare ai cittadini come intenda affrontarli. Una seria opposizione e i media locali, possono svolgere una azione incisiva per far emergere un dibattito cittadino sulle questioni più scottanti, elevando in tal modo la consapevolezza di chi andrà a votare. Noi da anni facciamo la nostra parte.

 1. La popolazione cittadina è stata privata, dopo secoli, dell’assistenza ospedaliera in centro, trasferita a Cona per scelta del Pd, manovratore unico nelle sedi competenti (regione, provincia, comune). Oggi l’emergenza è più lontana di 10 km, con aumento dei rischi. Decine di migliaia di prestazioni/anno in day hospital, anche chemioterapiche, non sono più in centro, al pari di altrettanti indagini specialistiche. La casa della salute, promessa da Tagliani nel 2009, è rimasta la bufala da noi sempre denunciata. Un ferrarese su 3,5 circa, ha più di 65 anni. Nel 2011 quasi 15 mila cittadini avevano detto no alla chiusura del Sant’Anna. Ebbene, qual è il progetto di Tagliani e del Pd per restituire alla città parte di ciò che le hanno scippato, fermo restando l’obbiettivo di elevare qualità di accesso e prestazioni a Cona?

  2. E’ scandaloso il ritardo nel condurre la città al risanamento dell’ambiente, anche con una gestione virtuosa dei rifiuti, emancipandola da scelte di profitto imposte da Hera (triplicazione inceneritore, raddoppio finta geotermia, bollette alle stelle). Dicano Tagliani ed il Pd se hanno un progetto per riorganizzare il settore, per spegnere l’inceneritore, puntando esclusivamente su recupero e riciclo, o se invece stiano lavorando per potenziare la combustione dei rifiuti a Ferrara, per raddoppiare il teleriscaldamento a ciò funzionale e per consentire la libera circolazione dei rifiuti, ingrassando il gestore. Dicano inoltre se intendono liberare la città dal monopolio di Hera, aprendo ad altri soggetti sul mercato e/o riportando all’interno del pubblico la gestione di alcune attività, o viceversa stiano preparando il riaffido delle laute concessioni acqua, rifiuti e dei contratti di servizio, all’azienda che distribuisce parte delle bollette da noi pagate a dirigenti (stipendi stellari) e  potentati privati (dividendi).

3.  L’economia a Ferrara muore. Le aziende chiudono, i disoccupati non si contano, i giovani senza prospettive fuggono. I pilastri che hanno retto fino a ieri l’economia locale, facendo pagare un prezzo salato alla popolazione in termini di salute e di democrazia (petrolchimico, settore pubblico, alcune grandi aziende, sistema bancario locale, movimento cooperativo), hanno ceduto o sono pericolosamente fessurati, prossimi al cedimento. Settori virtuosi come turismo, green economy (disinquinamento terra, acqua, aria, gestione virtuosa dei rifiuti, risparmio energetico), valorizzazione del patrimonio storico e culturale del centro storico, manifatturiero di precisione, industria agro alimentare basata su prodotti locali, sono sempre stati banalizzati, derisi, osteggiati dal Pd, per fare posto a turbogas, inceneritori, pezzi di città costruiti su siti inquinati, spesso invenduti. Qual è il progetto di sviluppo proposto da Tagliani e dal Pd? Continueranno ad essere politicamente subalterni ai poteri economici dominanti, o indicheranno nuovi orizzonti, incentivando e pretendendo cambi di direzione strategica dell’economia locale?

4.  La democrazia in città è una farsa. Le scelte vitali su beni comuni (svendita reti gas, azioni Hera), organizzazione sanitaria (Cona), politiche finanziarie e fiscali, gestione del debito comunale, investimenti pubblici, ammodernamento della macchina comunale, tagli agli sprechi, privatizzazione di servizi educativi e sociali, vengono fatte nel chiuso del palazzo, senza coinvolgere i cittadini. Dicano Tagliani ed il Pd se intendono continuare a comandare ed imporre nell’opacità, come hanno fatto finora, o se invece hanno un progetto per il coinvolgimento e la partecipazione diretta dei cittadini alle scelte che li riguardano.

Valentino Tavolazzi

Consigliere comunale Ppf 

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